Ho appreso poco fa che la sezione turca dell’associazione di scrittori PEN – prestigiosissima e influente – è sotto inchiesta per “offese allo Stato” (ex art. 301). Nel comunicato stampa che potete leggere cliccando qui, si spiega come a innescare la magistratura sono stati dei “commenti critici” espressi dai membri per l’appunto turchi del PEN in relazione al processo contro Fazıl Say.
Ora, da liberale sono contro ogni forma di limitazione della libertà di espressione: però, siamo sicuri che parlare di “sviluppi FASCISTI in Turchia” equivalga a esprimere un “commento critico”? Ecco, io al riguardo qualche dubbio ce l’ho. In ogni caso, va bene auspicare il massimo della libertà: ma anche questi scrittori non potrebbero rendersi conto che c’è modo e modo di esprimersi? E soprattutto: siamo sicuri che non se la prenderebbero a male – in nessuna circostanza – qualora il loro lavoro artistico fosse attaccato in modo sprezzante da critici esuberanti? Ecco, io al riguardo qualche dubbio ce l’ho.
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