Ormai il quadro è sufficientemente chiaro: alla base dei pregiudizi e dell'ignoranza degli italiani sulla Turchia (anche del sottoscritto, prima di trasferirsi qui), non ci sono solo i giornalisti poco professionali a cui non piace l'Islam, ma anche tour operator e guide che fanno vedere - di Istanbul - solo la parte monumentale e solo le cosiddette "cose principali". Cioè, anche chi viene direttamente "sul posto" in realtà finisce col ricevere un'immagine stereotipata, fatta di moschee e minareti da un lato e dall'Istanbul "moderna" (Taksim) dall'altro: e pochissimi riescono a cogliere invece le stratificazioni culturali, multi-etniche e multi-religiose, che rendono unica questa città.
Un amico, ad esempio, è stato di recente a Istanbul e ha partecipato a un'escursione guidata: tra l'altro, in zone della città solitamente fuori dai circuiti turistici tradizionali. Solo che la guida, invece di fare adeguatamente il suo mestiere, si è esibito in un comizio contro il governo: e l'islamizzazione, e le donne velate, e bla bla bla. Dico: ma perché devi metterti a fare politica, spacciando per fatti quelle che sono tue personalissime opinioni? E' chiaro poi che la gente si fa idee strane! E alla guida in questione neanche farebbe male un ripassino, in effetti: visto che ha raccontato - agli ignari turisti - che le mure bizantine di Ayvansaray sul Corno d'oro sono quelle di Teodosio, mentre in realtà sono state costruite molti secoli dopo; e ha clamorosamente dimenticato di far visitare - o almeno segnalare - la chiesa di Santa Maria delle Blachernae, una delle più importanti della Cristianità, a 20 metri dalle suddette mura!
Bisognerebbe davvero correre ai ripari...
Questa voce è stata pubblicata in cristiani d'Oriente, disinformazione, Istanbul, Turchia. Contrassegna il permalink.