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La Ue apre le porte all’olio tunisino. I nomi dei 12 eurodeputati italiani che hanno votato sì

Creato il 11 marzo 2016 da Comunalimenfi
extra virgin olive oil

Sud Vs Nord. Le divergenze geografiche, oltre che in Italia, emergono anche all’interno dell’Unione Europea dove ieri, i quattro Paesi del Sud Europa produttori di olio d’oliva (Portogallo, Spagna, Grecia e parte dell’Italia) hanno avuto la peggio contro gli altri 24 Paesi del Centro-Nord Europa.

Il parlamento europeo ha approvato d’urgenza, in seduta plenaria con 500 sì, 107 no e 42 astenuti, l’accordo Ue-Tunisia che aggiunge alle 56.700 tonnellate annue già autorizzate, l’import senza dazio di altre 35 mila tonnellate annue per il 2016 e il 2017 di olio d’oliva, purché sia prodotto solo in Tunisia. È prevista una valutazione intermedia degli effetti in caso di danno ai produttori europei (leggi il testo).

L’italia ha dato spettacolo, partendo dalla stessa proposta di accordo che vuole aiutare la giovane democrazia tunisina a rafforzarsi e a sconfiggere il terrorismo importando olio esentasse che invade i nostri mercati abbattendo il prezzo del prodotto italiano che, a sua volta, viene miscelato dai nostri imbottigliatori con quello tunisino: la firma è dell’alto rappresentante Ue degli Affari esteri, Federica Mogherini.

Il governo Renzi, col ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, appare contrario anche se come hanno detto i “pentastellati”, a Bruxelless ha disertato le ultime 8 riunioni su 12, salvo ieri annunciare di essere avverso all’accordo.

Secondo i dati pubblicati sul sito Vote Watch Europe, l’organizzazione no profit che si occupa della raccolta di dati sulle votazioni del Parlamento europeo, 12 italiani hanno votato favorevolmente mentre 3 hanno deciso di astenersi. Del tutto insufficiente il coro dei no italiani, 43 sul totale dei 107, così divisi: 1 del gruppo Ecr, 15 del Efdd (di cui fa parte il M5S), 9 del Ppe (fra cui Giovanni La Via, Salvo Pogliese, Basilio Catanoso e Salvatore Cicu), 4 del Enf (di cui fa parte la Lega) e 14 di S&D (fra cui Michela Giuffrida e Caterina Chinnici); 4 gli astenuti.

Ecco invece i nomi dei 12 parlamentari europei del PD che hanno votato favorevolmente: Mercedes Bresso, Sergio Cofferati, Andrea Cozzolino, Roberto Gualtieri, Cécile Kyenge, Antonio Panzeri, Massimo Paolucci, Gianni Pittella, David Sassoli, Patrizia Toia, Flavio Zanonato e Renato Soru.

Adesso l’iter passerà alla terza fase, quella dell’approvazione del regolamento, prima che il provvedimento diventi esecutivo, il mese prossimo. Il problema è che la tracciabilità dell’olio tunisino non gli impedirà di finire nelle bottiglie con etichetta italiana.

Roberto Moncalvo, presidente nazionale di Coldiretti, avverte: “Ancora una volta il settore agricolo diventa merce di scambio senza alcuna considerazione del pesante impatto sul piano economico, occupazionale e ambientale. Ora è necessario rafforzare i controlli e stringere le maglie della legislatura per evitare frodi e inganni.”


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