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Il “premier senza voto” incassa l'ennesima fiducia della maggioranza anche sul Boschi-gate, e si rianima. La poltrona è salva ancora per un bel pezzo. Cosicchè al vertice europeo, forse pensando di avere a che fare con quei quattro polli dei politicanti nostrani, fa lo smargiasso lanciando una delle sue solite battutacce, stavolta, all'indirizzo della cancelliera tedesca: "Cara Angela, non potete raccontarci che state donando il sangue all'Europa". Ma la Merkel non lo sente neppure, non se lo fila. Non riesce proprio a prenderlo sul serio un tipo con quella faccia lì, i pantaloni alla zompafosso e la giacchettella risicata. Lo lascia gigioneggiare. In fin dei conti il ragazzotto di Firenze porta una nota di colore nel grigiore di Bruxelles e assieme a quella pure un bel pacco di soldi spillati a colpi di tasse agli italiani. Bravo Matteo. Anche stavolta missione compiuta: far ridere oltralpe e far piangere in casa i soliti fessi salassati fino all'ultima goccia di sangue! Berlino non ci pensa affatto alla comunitarizzazione dei depositi bancari, nè tanto meno a versare una goccia del suo sangue. La Germania non fa nè sconti nè regali. Neppure a Natale la Merkel dona niente a nessuno, figuriamoci a Matteo Renzi! Per contro continua a spremere con puntuale regolarità i contribuenti italiani che pagano milioni di euro alla Ue in cambio di qualche mezzo punto di deficit da spendere nella Legge di Stabilità. Denari che il “premier senza voto” getta via a destra e... mancia con le mancette elettorali. Per il resto il solito fumo negli occhi degli italiani: voce grossa in casa, coda tra le gambe fuori e davanti a chi conta battere i tacchi e obbedire!