Cinema, amava le scalate come il Vangelo
ma a don Pablo fu fatale “L’ultima cima”
Alto, amabile e sorridente, una persona affabile. Parlava in modo semplice e adeguandosi all'uditorio che aveva davanti. Non gli interessava mettersi in mostra, ma solo annunciare Cristo con tanta passione e allegria. E fece ridere il giorno in cui affrontò il tema della morte. Quella morte che don Pablo Dominguez Prieto, il sacerdote alpinista, trovò il 15 febbraio 2009 cadendo in un precipizio durante la discesa del Moncayo, il monte che domina tutta la valle, diocesi di Tarazona, in Spagna. Cadeva dopo essere salito su quella cima, cadeva ma per risalire in Cielo. E i suoi quarantadue anni li ha vissuti intensamente, sempre disponibile all'incontro, come pastore, predicatore e professore di Filosofia nella Facoltà di Teologia s. Damaso. Lo raccontano le persone che lo hanno conosciuto e che si sono fatte intervistare nel documentario girato dal regista e attore spagnolo Juan Manuel Cotelo L’ultima cima. Rivelatrici sono le parole dello stesso Cotelo che racconta come ha scoperto Pablo e cosa l’ha colpito di lui. Il film verrà proiettato venerdì 27 novembre alle ore 21 presso la sala multimediale di s.Michele a chiusura del ciclo “Cinema e fede”. Il Risveglio MUSICA, CINEMA E Arte Venerdì • 20 novembre 2015
