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La Valigia delle Indie

Creato il 15 febbraio 2014 da Robertovitarelli

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(Fonte Immagine: http://www.brindisiweb.it/storia/valigia_delle_indie.asp)

L’India è molto lontana dalla Puglia ma, dagli anni settanta dell’Ottocento fino al 1914, molti inglesi (diplomatici, uomini d’affari, etc.) facevano tappa a Brindisi nel viaggio verso i domini coloniali indiani della loro madre patria. Il percorso era stato individuato dopo aver compreso l’opportunità che, per raggiungere l’India, la via più breve era quella dell’Egitto e non del Capo di Buona Speranza (estrema punta sud dell’Africa). Grazie ad una serie di accordi internazionali, e all’intraprendenza economica delle società commerciali inglesi, fu allestito un sistema di trasporti basato sull’uso combinato di ferrovia e navi: un treno (l’India Mail, chiamato dagli italiani “Valigia delle Indie”) partiva da Londra e arrivava a Marsiglia, dal cui porto salpavano navi per Alessandria d’Egitto; non essendo stato ancora inaugurato il Canale di Suez, si accedeva al Mar Rosso attraverso la ferrovia. A partire dagli anni settanta dell’ottocento, con l’apertura del canale di Suez, ed il completamento di più di mille chilometri di Ferrovia da parte dello Stato Italiano (Susa-Brindisi), gli inglesi decisero di spostare il punto d’arrivo della Valigia delle Indie (e l’imbarco) a Brindisi. L’esperienza della Valigia delle Indie terminò nel 1914, quando lo scalo fu riportato a Marsiglia.

Anche Jules Verne cita la Valigia delle Indie nel suo romanzo Viaggi fantasstici: qui il detective britannico Fix è a Suez dove attende impaziente l’arrivo del piroscafo Mongolia su cui potrebbe essersi imbarcato l’autore di un furto ai danni della Banca d’Inghilterra; Fix è in compagnia dell’agente consolare del regno Unito a Suez a cui chiede se il piroscafo provenga da brindisi; il diplomatico inglese gli risponde:

“«Si da Brindisi, dove ha preso la valigia delle indie..”



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