Ci andavamo spesso, quando mio figlio era piccolo, di pomeriggio, soprattutto se l’addensarsi delle nuvole sui rilievi rendeva meno appetibile una camminata in alta quota, ci andavamo perché a mio figlio piaceva la “Valle dei Mulini”, incisa profondamente nel fianco della Grigna settentrionale, percorsa da un torrente impetuoso che si poteva superare grazie a dei precari ponticelli di legno traballanti.
Gli sembrava di vivere un’avventura alla Indiana Jones e si divertiva come un matto.
Il sentiero parte da Prato San Pietro (sempre in Valsassina, logicamente) e prosegue lungo il torrente fino ad un bivio dove si può scegliere di salire al Rifugio Bogani o si può proseguire fimo alla “grotta dei Darden”.
Oggi i ponticelli traballanti sono stati sostituiti da passerelle sicure, mentre i punti più scivolosi sono stati attrezzati con funi d’acciaio fissate alle pareti, ma non abbiamo incontrato nessuno nella nostra passeggiata della memoria.
Eppure sono sicura che a tanti bambini piacerebbe ancora avventurarsi sui ponti lanciati lungo il torrente.