Velone è l’ennissimo programma targato Mediaset e promosso da Antonio Ricci (quello che ha lanciato il modello della donna nuda e zitta) che svilisce le donne. Si tratta in questo caso di donne over 65 che si prestano a farsi prendere in giro in cambio di un pò di visibilità.
Come sappiamo la società italiana è tutta incentrata sullo spettacolo. impone modelli, trasmette sogni, mondi troppo distanti da quello reale.
Iachetti è il conduttore assiduo di striscia e gli viene proposto di condurre questa edizione. Iacchetti è un uomo maturo over 50, non è sottoposto alla dittatura della chirurgia estetica perchè è un uomo. L’uomo può mostrare la sua faccia e può parlare. Alle donne è richiesto essere giovani, bellissime, sexy e le viene imposto di star zitte.
Nina Senicar ha due lauree (quindi è coltissima oltre che bella) ma ha scelto lo stesso il mondo dello spettacolo, un mondo maschilista dove a nessuno interesserà la sua cultura o la sua intelligenza.
Nina Senicar accetta lo stesso questo mondo e si cala nel personaggio femminile che la televisione vuole, un modello svilente di donna che deve mostrare solo un bel corpo.
Nella puntata di due giorni fa Nina senicar (la valletta del programma), esegue un siparietto sexy con visita ginecologica e vestita da studentessa per sottoporre una concorrente ad una prova d’inglese.
Dice due parole d’inglese nonostante le sue due lauree le abbiano dato maggiore preparazione. Il conduttore, le dice ”Ma andavi all’università sempre vestita così?“. Già questa battuta taleban-sessista sembra studiata da copione visto che nessuna si vestirebbe in quel modo e che lui conosce la scenografia e aggiungo non si è certo vestita da sola per eseguire quel siparietto.
Nina risponde, probabilmente quella battuta le è stata preparata da copione: “Certo, altrimenti come avrei fatto a prendere due lauree?“.
Ora mi chiedo: come mai una giovane donna è disposta a svilirsi in cambio di successo?
In poche parole dichiara di non essere intelligente per adeguarsi al modello della donna oca promosso dalla tv sessista.
Una donna che davanti a due milioni di telespettatori dichiara quelle parole magari a mò di battuta, dà una brutta immagine svilente a sè stessa e delle donne privandoci di autorevolezza, incentivando un giudizio sessista e stereotipato contro milioni di studentesse che studiano (compresa me) all’università.
Come può una ragazza distruggere anni di studio per poi dichiarare con una battuta che si è laureata grazie al suo corpo?
La cosa più vergognosa è che questa confusione tra spettacolo e realtà sta rovinando la percezione delle donne nel nostro paese.
Nella tv italiana gli uomini sviliscono le donne, le donne più anziane sviliscono altre donne facendo del “nonnismo da caserma” contro giovani showgirl e abbiamo il fenomeno interessante delle donne che si autosviliscono e si compiacciono ad essere svilite.