Nel veronese l’autunno ha iniziato ad esaltare le colline con i suoi colori caldi. Qui vi è un territorio con una grande tradizione vinicola, con vini come l’Amarone, col suo colore rosso rubino, e l’amabile Recioto; stiamo parlando della Valpolicella. La valle è contornata da piccole valli e declivi collinari, che degradano verso la pianura veronese. I vigneti si alternano ad olivi e alberi da frutto, mentre tipici casali rurali e piccole contrade in pietra punteggiano questa bellissima terra abitata fin dall’antichità. In epoca romana, la Valpolicella era un importante asse viario; infatti era percorsa da nord a sud dalla via Claudia Augusta.
giardino di Pojega
Nobili veronesi e veneziani scelsero queste colline per le loro eleganti dimore circondate da ampi parchi e giardini, come il settecentesco giardino di Pejega di Villa Rizzardi, a Negrar o Villa Santa Sofia, progettata nella seconda metà del cinquecento da Andrea Palladio e comprende un corpo centrale con porticato e loggia. La bellezza delle ville è anche accentuata dai marmi della valle stessa; ricordiamo il Rosso Verona, il Nebro Rosato e la Breccia Pernice.
Ciborio
A nord della Valpolicella troviamo il Parco Naturale della Lesina, volto incontaminato di questo territorio e con i suoi fenomeni naturali come il Ponte Veja, a Sant’Anna d’Alfaedo, o le cascate di Molina a Fumane. In queste due località, si trovano anche testimonianze di insediamenti del Paleolitico e numerosi fossili della fauna marina primordiale, esposti, questi ultimi, nel Museo Paleontologico di Sant’Anna d’Alfaedo. Nella valle merita fare una sosta a San Giorgio e a San Floriano, per visitare due stupende chiese in stile romanico veronese; la Pieve di San Giorgio, risalente al XII sec., con il suo suggestivo Chiostro e lo stupendo ciborio risalente al periodo longobardo e la Pieve di San Floriano, anch’esso del XII sec., con la sua facciata in tufo e pietra.