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La Valtur è sommersa dai debiti. Presentata istanza per l'ammissione alla procedura di Amministrazione straordinaria

Da Avvdanielaconte

La Valtur è sommersa dai debiti. Presentata istanza per l'ammissione alla procedura di Amministrazione straordinaria

Il logo della Valtur

La Valtur S.p.a. - Società leader nel settore vacanze e la prima ad avere progettato la formula "Villaggio vacanze" caratterizzata dall'italian style - ha depositato l'istanza per l'ammissione alla c.d. Legge Marzano, relativa all'Amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi. Il famoso tour operator italiano - fondato nel 1960 dall'imprenditore Craveri, e controllata dal 1998 dalla famiglia del cavaliere Carmelo Patti - ha un indebitamento di 303,6 milioni di Euro - di cui 85 milioni verso i fornitori, 62 milioni verso le Banche e 96 milioni verso l'Erario e Istituti di Previdenza-, a fronte di un fatturato di circa 200 milioni di Euro. La L. n. 39 del 2004, c.d. Legge  Marzano - dal nome del relatore, Ministro per le Attività Produttive - ha il fine dichiarato di "accelerare la definizione dei relativi procedimenti, assicurando la continuazione ordinata delle attività industriali senza dispersione dell’avviamento, tutelando i creditori e garantendo il regolare svolgimento del mercato". Alla procedura di Amministrazione straordinaria disciplinata dalla disposizione normativa sopra citata possono accedere le aziende con un numero di dipendenti non inferiore a 500 e importo di debiti non inferiore a 300 milioni di Euro. La Valtur, attualmente, ha 22 strutture ricettive e circa 3000 lavoratori dipendenti. La Società ha spiegato, in una nota, le ragioni della richiesta di ammissione alla procedura di Amministrazione straordinaria: "Nel corso di quest’anno l'azienda ha sofferto della particolare situazione congiunturale e dell’inaspettata crisi dei Paesi del Maghreb che ha ridotto drasticamente i flussi turistici verso Tunisia ed Egitto - paesi nei quali l’Azienda aveva investito in maniera importante. Ad incrinare la situazione, anche il dilungarsi delle trattative per le dismissioni degli immobili “non core” che erano state previste nel primo semestre di quest’anno". Ha, comunque, assicurato che il piano prevede la garanzai della continuità aziendale e la salvaguardia dei posti di lavoro. Il piano di ristrutturazione aziendale prevede la dismissione di immobili "non core" e di villaggi che possono essere utilizzati in locazione, per un importo di 110 milioni di Euro, nonchè un aumento del capitale tra i 30 e i 50 milioni di Euro. Nel frattempo, l'attività quotidiana della Valtur prosegue regolarmente.  Roma, 13 ottobre 2011   Avv. Daniela Conte RIPRODUZIONE RISERVATA


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