La vecchina e la Madonna

Creato il 10 dicembre 2011 da Mrs Garrick

Arriva la mattina presto, quando il museo ha da poco aperto le porte al nuovo giorno. È piccola, magra e ha la schiena un po’ deforme di chi, come la mia nonna, è stato molto malato da piccolo e non è stato curato bene. Un fazzolettone annodato sotto il mento e la borsetta a cavallo dell’avambraccio, entra con il passo deciso nella sala dedicata a Donatello e ai suoi contemporanei. Sa esattamente dove vuole andare e ci vuole arrivare il prima possible. Ho appena finito di fare il primo giro di controlli e sono seduta sulla panca al centro della stanza a godermi la bellezza potente e silenziosa dell'Ascensione di Donatello. Ma lei non fa una piega. Per nulla turbata dalla mia presenza, si dirige sicura verso la bellissima Madonna di terracotta invetriata di Andrea della Robbia che brilla nella luce dorata del mattino. E, con le mani giunte, comincia a pregare.

Madonna con Bambino, ca. 1475-1500, Andrea della Robbia

Il silenzio è totale, interrotto solo dal gracchiare della mia radio appoggiata sulla panca a fianco a me. Abbasso il volume, mentre lei continua a mormorare parole incomprensibili alla Madonna, e alla fine la spengo. Non dovrei, ma mi sembra appropriato. Così come mi sembra appropriato lasciarla sola in quel momento così personale. Che tanta è l'atmosfera che pare quasi di stare in una chiesa. E mi allontano piano, resistendo a stento alla tentazione di farmi anch'io il Segno della Croce.


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