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Camminare fa bene, a qualunque età. Ma ora, una ricerca condotta presso l’Oregon Center for Aging and Technology di Portland ha misurato la velocità di deambulazione di 93 ultra-settantenni nei corridoi delle rispettive case, dove vivevano da soli; 39 soggetti erano affetti da un deficit cognitivo – in 8 di questi, legato alla memoria – e 54 soggetti non mostravano alcun disturbo neurologico.
I partecipanti allo studio sono stati sottoposti a test cognitivi e di memoria, mentre veniva valutata la velocità del loro cammino mediante sensori all’infrarosso. I soggetti con un deficit cognitivo non legato alla memoria hanno mostrato una velocità di deambulazione significativamente più bassa, rispetto agli altri gruppi studiati, suggerendo come questo parametro motorio possa associarsi a un maggior rischio di sviluppare qualche problema di memoria.
I ricercatori intendono quindi allargare la casistica, per stabilire se sia possibile in questo modo individuare precocemente gli anziani più a rischio di sviluppare qualche forma di demenza senile.
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