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Ma c’è un terzo fenomeno importante che altera la posizione reale della stella in cielo: la distanza delle stelle e la velocità della luce. La luce che proviene dalle stelle viaggia alla velocità di circa 300.000 km/s. Per esempio, a questa velocità si può andare da Torino a Palermo in circa 1/300 di secondo; la luce riflessa della Luna ci arriva in poco più di un secondo, quella emessa dal Sole in circa 8 minuti e 20 secondi; noi vediamo il Sole con un ritardo di otto minuti; la luce che ci proviene dal pianeta nano Plutone impiega circa cinque ore e mezza.
Le stelle sono tutte molto più distanti dei corpi del sistema solare. Anche la più distante cometa appartenente alla nube di Oort dista da noi molto meno della stella più vicina, la Proxima del Centauro, a 4,3 anni luce di distanza circa. Le dimensioni della Nube di Oort si possono stimare dell’ordine di 60 000-100 000 UA (1 UA = 1 Unità Astronomica= distanza media Terra-Sole = 150 000 000 km).
Le altre stelle sono molto più lontane e fra quelle che possiamo osservare ad occhio nudo ce ne sono alcune talmente distanti che la loro luce impiega migliaia di anni per arrivare a noi (e sono tutte stelle della nostra Galassia). Tra parentesi, sono solo tre gli oggetti che non appartengono alla nostra Galassia e che si possono osservare ad occhio nudo: le due Nubi di Magellano e la Galassia di Andromeda.
Riassumendo:
quando osserviamo il cielo osserviamo un cielo pieno di stelle la cui posizione viene alterata da vari effetti: rifrazione atmosferica, aberrazione e distanza delle stelle, che non sono tutti della stessa importanza e delle stesso effetto ma comportano tutti un ritardo che può variare da pochi anni alle molte migliaia.
Sabrina