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La vendetta degli ebrei di Tarantino in Bastardi senza gloria

Creato il 22 settembre 2010 da Sky9085
bastardi senza gloria

Locandina di Bastardi senza Gloria

Uno dei film più sorprendenti e originali mai visti ultimamente. Questo è stato per me “Bastardi senza gloria” di Quentin Tarantino. Un film sorprendente, originalissimo, comico, tragico, con attori di straordinaria bravura. Un film dove per la prima volta forse vediamo la Storia che si ribalta, e la vendetta contro gli spietati nazisti da parte di un gruppo di spiritosi soldati americani di orgini ebraiche guidati dall’agguerrito Aldo «l’Apache» (Brad Pitt).

Lo scopo del gruppo di “bastardi” è quello di massacrare il maggior numero di nazisti e, in alternativa, a marchiarli a vita con il simbolo di una svastica sulla fronte incisa naturalmente con un coltello, mentre si avverte la loro – finalmente, stavolta, la loro – paura. Parallelamente alla caccia al nemico del gruppo americano, si muove anche il progetto di vendetta dell’ebrea Shosanna Dreyfus (Mélanie Laurent), la cui intera famiglia è stata sterminata dai nazisti sotto i suoi stessi occhi e che riuscirà a trovare la sua vendetta in maniera maestosa in un maestoso finale.

Davanti a questa pellicolalo spettatore non si stanca mai; spesso, resta abbagliato dalla straordinaria cura dei dettagli e della scena; ancora più spesso, ride – vi era mai capitato di ridere in un film i cui sono ebrei e nazisti? – ; qualche volta, si gira per evitare di guardare scene di coltellacci e teste mezze tagliate, in un far west che però non diventa mai eccessivo o stancante.

Ironico e con una fotografia splendida, questo lavoro di Tarantino ci stupisce anche per le belle prove di recitazione: quella di Brad Pitt, quella di Christoph Walz, nel ruolo del terribile colonnello delle SS, quello di Mélanie Laurent e di tutti gli altri protagonisti. Il regista dimostra di essere in grado di destreggiarsi con leggerezza e forza in una storia che vuole cambiare la Storia, dove un pò di splatter – come poteva mancare? – e tanta ironia ci trascinano e lasciano il segno.

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