Sul barcone con Jackie Chan in viaggio verso la speranza di notti migliori.
Titolo: La vendetta del dragone
Regia: Tung-Shing Yee
Cast: Jackie Chan
Protagonisti: Immigrati, Criminali
Materia: Criminalità Organizzata
Energia: Storie di Vita, Sparatorie
Spazio: Tokyo
Tempo: Anni 90
In una Cina che stà per diventare una potenza economica mondiale, la popolazione soffre e molti cercano di emigrare clandestinamente verso il Giappone, ma Jack è un lavoratore e sopravvive sognando in attesa di sposarsi.
Immigrati! Cinesi in giappone yakuza ricongiungimento
Non avendo più notizie della sua promessa sposa, studentessa a Tokyo, Jack decide di entrare clandestinamente in giappone a cercarla.
Riesce a trovarla ma già sposata con un giapponese della Yakuza. n.
Jack che ella traversata ha perso i documenti, va per la sua strada e mette su una banda criminale che ben presto prende il quartiere con la benedizione della yakuza.
Jack mette il quartiere sulla retta via affidandolo ai suoi uomini ritirandosi, ma l’avidità di essi farà si che anche loro diventino una vera e propria organizzazione criminale.
Il film emula di fatto i film sugli immigrati italiani in America, argomento che ha visto moltissime pellicole con alterni successi.
Spostato nel fronte asiatico, la parte centrale del film non regge, infatti il cambiamento del buon Jack in criminale per sopravvivere e avere una vita decorosa, non regge, non convince e non ci affascina.
Filme serioso non certo alla Jackie Chan.
Voto Finale: Debole
Frase del film: Siamo diventati dei criminali?