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La vera attesa

Da Gabrielederitis @gabriele1948

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Sabato 8 settembre 2012

CAMMINARSI DENTRO (407): 

Temo che pochi conoscano il potere distruttivo delle illusioni, che ne siano cioè coscienti. La nostra mente è disposta ad ammettere questo fenomeno. Altra cosa è riconoscere nella propria esistenza i segni di tale azione, considerando ampie porzioni temporali dell’esistenza stessa. Riconoscere di essersi ingannati su una persona a cui siamo stati lungamente legati non è poi così facile a farsi! La distruttività di cui parlo non risiede in un potere ‘diretto’ dell’illusione sulle cose o in una natura violenta dell’illusione stessa, come se fosse una forza che si abbatte su qualcuno! La negatività insita nella tendenza ad illudersi sempre sullo stesso ‘oggetto’, anche dopo ripetute smentite della realtà, dipende per intero da noi, dal fatto che facciamo derivare un sentimento, una relazione, un incontro non dalla conoscenza morale ma da preconoscenze, anticipazioni dell’esperienza, impressioni, vaghe sensazioni a cui non segue alcuna verifica! Quando si sia consolidato un giudizio sulla persona o sia stato fissato un criterio per l’azione, e per anni sia stato perseguito sempre lo stesso fine, il trascorrere del tempo non ci aiuterà ad allontanarci da quelle false ‘premesse, dai falsi ‘fini’ assegnati all’azione. Se poi siamo convinti che ogni relazione sentimentale sia destinata a portare con sé una promessa di miglioramento, di cambiamento, che sicramente seguirà, finiremo per aspettare per anni, anche per decenni il cambiamento desiderato.


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