La vera Libertà

Creato il 03 giugno 2011 da Andrea Rattacaso @rattablog2
Popolo della Libertà, Futuro e Libertà, Sinistra e Libertà. Tante volte si è abusato della parola che accomuna questi partiti, anche in ambiti commerciali, e purtroppo questa usanza non è mai stata frutto del caso.
Una volta lessi che, per diventare dei bravi oratori, era bene imparare delle “parole potenti” da inserire nei discorsi. Una parola potente è un parola che apre le porte all’emotività, che ci evoca dei ricordi forti, piacevoli o spiacevoli, che limitano la nostra razionalità per essere persuasi più facilmente.
Dopo il nome di battesimo e altre parole legate al linguaggio della nostra infanzia, esistono delle parole potenti molto generiche e tra quelle che risultano più persuasive esiste la parola "libertà".
A questo punto, se vi dicessi che i nomi dei partiti politici più recenti non sono altro che costruzioni artificiose per attrarre elettori, non credo che potrei sorprendervi più di tanto.
Quando un politico, un attore, o chiunque altro fa un discorso con la parola "libertà", o con un concetto ad essa legata, dentro di noi spesso nasce una voglia di conquistare questo valore che l’uomo ha sempre inseguito nella sua storia.
Provate ad ascoltare questo discorso di William Wallace, interpretato da Mel Gibson nel famoso film "Braveheart".
Che ve ne pare? Non andreste anche voi a combattere?
Tutti però sappiamo che la libertà non è soltanto un parola, ma è molto, molto, di più. La stragrande maggioranza delle volte non sappiamo nemmeno identificarla, forse perché non l’abbiamo mai davvero sentita dentro di noi; sarà proprio questo l’argomento principale di cui si parlerà oggi.
Libertà deriva dal latino "līberu", che a sua volta ha origini incerte, quasi come se questo valore sfuggisse anche al controllo del significato letterario. È un qualcosa che sfugge soprattutto alla comprensione umana, perché spesso le libertà individuali si scontrano, limitandosi a vicenda e disorientandoci sul suo vero significato.
Troppe volte pensiamo che essere liberi significhi agire senza limitazioni, senza tener conto che per mantenere una definizione del genere occorre avere un mondo senza limitazioni, che può esistere solo nei nostri sogni. Una libertà concepita a questa maniera non esiste e, personalmente, non ha nemmeno motivo di esistere in quanto deleteria per l’ambiente e la società.
Dobbiamo capire che nel mondo esistono dei vincoli, necessari affinché la vita non risulti troppo semplice, di cui bisogna esser consapevoli. Se immaginiamo la vita come l’oceano, una persona libera non è colui che si oppone alle onde o alle correnti, ma è colui che le sa cavalcare e le sa sfruttare per scegliere come muoversi.
Per questo si dice che "il sapere rende liberi ", proprio perché più conoscenze si acquisiscono e più si ha un ampio ventaglio di scelte nella vita.
Non si può diventare liberi senza alcuno sforzo, proprio perché la libertà è un qualcosa che si conquista. La conoscenza è il sentiero per la libertà, ma per acquisire coscienza serve un altro valore: il coraggio.
Nella vita tante volte siamo frenati proprio perché ci sono paure che non riusciamo a superare: non esercitiamo una professione come ci viene richiesto, non superiamo un esame, non troviamo lavoro o non conosciamo una ragazza che ci piace solo perché abbiamo paura di cambiare, o distruggere, qualcosa di noi stessi o della nostra vita.
Serve a poco o nulla rifugiarsi nelle parole, magari diventando dei teorici super preparati, se poi non si ha il coraggio di tradurre le nostre conoscenze in azioni concrete.
Tra le conoscenze da acquisire, la più importante è di sicuro quella che libertà non vuol dire controllare ciò che ci circonda. Se per essere liberi abbiamo bisogno di limitare o sovrastare gli altri, allora non lo saremo mai veramente.
Il problema è che nessuno può essere davvero libero semplicemente perché nessuno è perfetto, quindi ci scontriamo ogni giorno con i limiti della nostra imperfezione.
Ad esempio, nel mio caso, non mi sento davvero libero perché non ho un lavoro. Ma perché non ce l’ho? Forse perché non ho osato come avrei dovuto, sicuramente perché non ho la formazione e le conoscenze che richiede il mercato del lavoro e, giustamente, non ho soldi per fare quello che vorrei. Non ho le conoscenze per farmi conoscere da qualche azienda tramite altri, non faccio conoscenze di altre persone che potrebbero aiutarmi.
Meriterei di essere un uomo libero se non sono in grado di trovarmi un lavoro? C’è la crisi, la mia laurea non è più garanzia di lavoro e non è nemmeno stata acquisita in modo brillante, ma bastano queste cose a limitare la mia libertà? C’è gente meno qualificata di me e con discutibili valori morali, la quale non credo affatto sia tutta raccomandata, che se ha ottenuto un lavoro è perché ha avuto l’umiltà di imparare ancora ed il coraggio di cimentarsi in nuove avventure.
Un uomo libero ha il coraggio di superare tutte le sue paure (che è molto diverso da non aver paura), ha le conoscenze pratiche e teoriche per fare qualsiasi cosa senza prevaricare la libertà degli altri, rispettando i vincoli dell’ambiente in cui vive.
I relativisti sostengono che tutti siamo influenzati da qualcosa, quindi non saremo mai liberi. Sotto questo punto di vista è un opinione assai condivisibile, ma il relativismo non è l’unica visione del mondo, ne tantomeno la più veritiera. Pur essendo influenzati dalla nascita esistono dei percorsi di vita che mantengono sempre un carattere positivo o negativo, indipendentemente dalle influenze sociali ed ambientali.
Nel mondo esiste il bene e il male, i quali coesistono in ogni sfera sociale, ambientale, economica, politica ecc. Non è importante stabilire cosa sia il bene, ciò che conta è essere liberi di scegliere ciò che ci rende felici, considerando queste scelte come il nostro bene individuale. Quando capiamo che se stanno bene tutti possiamo stare bene anche noi, il nostro bene diventa il bene comune; solo allora si comprende a pieno che la vera Libertà è quella che ci permette di stare bene insieme agli altri, perché libertà vuol dire anche scegliere di non aver bisogno di cose che potrebbero limitare le scelte degli altri.
Una delle filosofie più vicine alla vera Libertà è quella che ci viene suggerita dal buddismo, con il distacco dai beni materiali. Se una persona riesce ad essere felice senza beni materiali e usa la sua forza per migliorare le vite degli altri, contribuisce senz’altro a rendere il mondo più libero.
Se tutti quanti riuscissero a compiere questo salto di qualità, usufruiremmo solo di ciò che è necessario alla sopravvivenza:
  • non ci sarebbe un mondo dove una parte dell’umanità getta nell'immondizia tonnellate di cibo e un'altra parte che muore di fame;
  • non ci sarebbe gente eccessivamente ricca, che vuole essere sempre più ricca, e miliardi di poveri;
  • e così via…

Volete essere davvero Liberi? Siate coraggiosi, imparate più cose che potete e finalmente potrete assaggiare un goccio di libertà.

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