Nasce un magazine straordinario dove vengono svelati tanti segreti e misteri intorno al mondo della Coca Cola E JourneyItalia, una vera e propria enciclopedia dedicata alla Coca Cola. E alcune di queste curiosità lasceranno basiti anche i meno amanti del drink: una su tutte, Babbo Natale è così grazie alla cara lattina americana.
E' TGcom che riprende una delle straordinarie notizie narrate nel magazine. La vera storia di Babbo Natale.
Babbo Natale potrebbe essere una creazione di CocaCola! Infatti sino al 1931 le Babbo Natale era raffigurato come un un uomo alto e magro, ora come un elfo dall'aria spettrale. Indossava la veste di un vescovo e la pelle d'animale tipica di un cacciatore norvegese. Quando il vignettista della Guerra Civile Thomas Nast disegnò Babbo Natale per Harper's Weekly nel 1862, era una figura piccola simile a un elfo, accorso in aiuto dell'Unione. Nast ha continuato a disegnare Babbo Natale per 30 anni, cambiando il colore del suo mantello da quello marrone a quello rosso che tutti oggi conosciamo. Scrive TGCOM
La trasformazione nel Babbo Natale panciuto, con i baffi, ben in carne e allegro è dovuta alla Coca Cola. Nel 1930, l'artista Fred Mizen disegnò un Babbo Natale in un grande magazzino che beveva una bottiglia di Coca-Cola in mezzo alla folla. Nel 1931 l'azienda cominciò a fare pubblicità sulle riviste popolari. Così Coca-Cola commissionò al disegnatore del Michigan Haddon Sundblom delle illustrazioni pubblicitarie con protagonista Babbo Natale, un vero Babbo Natale, non un uomo vestito da Babbo Natale.
Sundblom si ispirò alla poesia di Clement Clark Moore del 1822 "La visita di San Nicola" (da cui proviene il nome anglosassone di Babbo Natale, Santa Claus), più conosciuta come "Twas the Night Before Christmas". La descrizione di San Nicola fatta da Moore evocava quell'immagine piacevole, accogliente, paffuta e umana del Babbo Natale che tutti abbiamo in mente. (E anche se si sente spesso dire che Babbo Natale indossa un cappotto rosso, perché il rosso è il colore della Coca-Cola, era apparso con quel colore già prima che Sundblom lo dipingesse così).
Il Babbo Natale di Sundblom debuttò nel 1931 nelle pubblicità su The Saturday Evening Post e apparve regolarmente su quella rivista, così come su Ladies Home Journal, National Geographic, The New Yorker e altre.
Dal 1931 al 1964 le pubblicità Coca-Cola ebbero come protagonista Babbo Natale che regalava giocattoli (e ci giocava!), si riposava per leggere una lettera e godersi una Coca-Cola, faceva visita ai bambini rimasti alzati per vederlo e svuotava i frigoriferi.
Sundblom ha creato la sua ultima versione di Babbo Natale nel 1964, ma per molti decenni ancora le pubblicità di Coca-Cola hanno ripreso le immagini delle sue opere originali.
Il "Nuovo Babbo Natale" era ispirato a un venditore - I primi tempi, Sundblom dipingeva l'immagine di Babbo Natale con un modello dal vivo, il suo amico Lou Prentiss, un venditore in pensione. Alla morte di Prentiss, Sundblom iniziò a usare se stesso come modello, ritraendosi allo specchio. Alla fine, ricorse alle fotografie.
La gente amava le immagini di Babbo Natale di Coca-Cola ed era così attenta che, quando qualcosa cambiava, scriveva a The Coca-Cola Company delle lettere di protesta. Un anno, il cinturone di Babbo Natale era al rovescio (forse perché Sundblom disegnava allo specchio). Un'altra volta, Babbo Natale apparve senza anello nuziale, così i fan scrissero per chiedere cosa fosse successo alla moglie.
Babbo Natale diventa animato nel 2001 - Nel 2001, un'opera del 1963 di Sundblom è stata usata per un spot televisivo animato con protagonista il Babbo Natale di Coca-Cola. La pubblicità è stata creata dall'animatore premio Oscar Alexandre Petrov. (TGCOM)