I bambini attendono con ansia il suo arrivo e, in molte regioni italiane, è tradizione lasciargli un bicchiere di vino perché si ritempri dalle fatiche del viaggio.
Arrivati ad una certa età, in genere attorno agli otto anni, i nostri figli cominciano a nutrire dei dubbi sulla reale esistenza di questo benevolo vecchietto; arriva un momento in cui capiscono che si tratta soltanto di una finzione e che Babbo Natale, altri non è che i suoi familiari.
Per spiegare ai bimbi la storia di Babbo Natale, possiamo iniziare dicendo che questo signore vive in un territorio freddo, chiamato Lapponia; si tratta di un buon vecchietto, che ama aiutare il prossimo e che ha delle renne alle quali vuole molto bene. Durante l’anno, aiutato dai suoi amici elfi costruisce i giocattoli che poi trasporta in giro per il mondo e dona ai bimbi che sono stati buoni.
La storia di Babbo Natale, è immersa nel mistero infatti la sua figura coincide con quella di San Nicola, il patrono di Bari. Anche nella sua raffigurazione, molti elementi riconducono a San Nicola; pensiamo al copricapo rosso simile a quello dei vescovi e alla sua attitudine verso i bimbi.
Questo Santo, che è stato anche Vescovo, è stato protagonista di molteplici miracoli ed ha salvato tre ragazze da una vita terribile, regalando loro delle monete in modo che avessero una dote.
In Europa, il 6 Dicembre San Nicola porta i doni ai bambini; questa tradizione, è arrivata sino agli Stati Uniti quando iniziarono le prime migrazioni olandesi; gli americani fecero loro questa festa, chiamandola Santa Claus. Da allora lo rappresentarono Babbo Natale vestito di rosso, bonaccione, con una grande barba ed in là con gli anni.