La plastica TRADIZIONALE. Come è super noto la plastica tradizionale (derivata dal petrolio) porta con sè diversi svantaggi: non è biodegradabile, non è creata con risorse rinnovabili e durante la produzione della stessa di utilizzano diversi prodotti chimici potenzialmente pericolosi per la salute umana.
La plastica BIOCOMPOSTABILE. Per poter essere essere definita tale deve rispondere a certi criteri. Il primo riguarda la velocità di decomposizione ovvero questa plastica deve decomporsi alla stessa velocità della carta, diventando al contempo materiale innocuo come l’acqua o la biomassa. Quindi in sostanza per essere smaltite queste plastiche devono decomporsi. Una di queste plastiche biocompostabili è la cosidetta PLA. La PLA è una plastica creata dall’amido di mais, il quale viene trasformato in un polimero, l’ingrediente principale dei materiali plastici. Tale polimero ha il nome di acido oolilattico, o PLA.
La plastica PLA viene stampata come una qualsiasi plastica tradizionale: per compressione, per inezione, per estrusione, termoformatura.
Quali sono i VANTAGGI delle plastiche biocompostabili PLA?
- non ci sono sostanze chimiche durante la fase di produzione
- per le sue qualità di decomposizione può essere utilizzato come compost
- è creato con materiali rinnovabili
- è duraturo
- è l’ideale per le temperature fredde come quelle del freezer (cosa che non è la plastica tradizionale)
- gli allergici al mais non corrono nessun pericolo perchè l’allergene viene distrutto durante il processo di fabbricazione
Gli SVANTAGGI invece sono minori:
- non è una plastica molto resistente al caldo (quindi non ci saranno mai oggetti per il microonde di questo materiale)
- non può essere riciclata ma può solo diventare compost per mezzo di decomposizione
- i prodotti sottili e più duri come le posate possono cominciare a rompersi dopo 180 giorni.
Vi allego qualche foto scattata lo scorso weekend al supermercato.