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La verità è che la Spagna non è di questo pianeta

Creato il 02 luglio 2012 da Fabio1983
La spiegazione più semplice è anche la migliore nonché la più veritiera. Questa Spagna era troppo per chiunque, anche per l’Italia che fino a domenica sera aveva espresso il miglior calcio del torneo. Non è stata colpa di Monti, domenica sera in tribuna, al quale ignaro è stata appioppata la patente di iettatore, se gli azzurri hanno perso la finale. Sul serio, colleghi di Libero, Monti non c’entra nulla. È che la Spagna si è potuta permettere il lusso di risparmiare energie per l’ultima gara, quella decisiva (rischiandosela un pochino in semifinale con il Portogallo, per carità). I nostri al contrario erano spompati, con la Germania avevano dato tanto e poi il giorno di riposo in meno… Non si scappa dalla realtà: noi squadra tosta, loro alieni. Basterebbe questo per spiegare la fine di un sogno. Anche se nello sport la fine di un sogno è sempre il sogno di qualcun altro che prosegue. Magari il nostro momento sarà in Brasile nel 2014, chissà. Certo, soltanto pochi giorni fa ci si lambiccava su improbabili paragoni tra i due Mario, Monti e Balotelli, usciti vincitori dalla doppia sfida con la Germania. Oggi ci tocca fare i conti con un Paese che sta messo peggio persino di noi (non ce ne vogliate, sono altri ad avere iniziato per primi il giochino della crisi) e che pure nel calcio ha trovato la sua valvola di sfogo. Vincere due Europei di seguito infilandoci in mezzo un Mondiale è un’impresa storica. E l’Italia paga lo scotto, nulla di più. Di questo europeo, tuttavia, non ci mancherà granché. Gli errori dei telecronisti Rai, i titoli di Libero e del Giornale, le presunte riscosse dei Paesi in difficoltà su un terreno di gioco: tutte cose di cui avremmo fatto volentieri a meno. Congratulazioni alla Spagna campione del Mondo e d’Europa per due volte consecutive (senza fare il biscotto, peraltro) e complimenti anche all’Italia sulla quale alla vigilia non avremmo scommesso – ops – neppure un euro.
(anche su T-Mag)

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