Magazine Cinema

La verità nascosta – brutta bestia la gelosia

Creato il 14 febbraio 2012 da Soloparolesparse

Ottimo thriller quello messo insieme da Andrés Baiz, ben costruito e capace di farsi seguire fino alla fine per scoprire come andrà a finire.
Ovvio poi che La verità nascosta abbia soprattutto il merito di una costruzione temporale affascinante.

La verità nascosta – brutta bestia la gelosia

Adrien è disperato perchè la fidanzata è (forse) scappata con un altro.
Vivevano insieme a Bogotà da poco ed in città non conoscono nessuno.
La rabbia dell’abbandono lo porta però ad innamorarsi della bella Fabiana mentre le ricerche di Belen sono ancora aperte.

Con la nuova fidanzata l’uomo prova a ricominciare dedicandosi al suo lavoro di direttore d’orchestra, ma qualcosa turba Fabiana nella grande casa che li ospita.

Proprio non posso raccontarvi oltre di La verità nascosta. Il rischio di rivelarvi parti della trama e rovinarvi così la visione del film è troppo elevato, quindi accontentatevi della trama scarna.

Sappiate però che il lavoro fatto da Baiz è ottimo.
Si parte con mezz’ora di racconto che vede l’innamoramento tra l’intenso Quim Gutiérrez e la splendida Martina García, che peraltro in questa mezz’ora è spesso nuda a rimirarsi allo specchio (ma un motivo c’è).
Al centro c’è il mistero, un evidente segreto non detto, qualcosa di nascosto, ma cosa?

Poi un lungo flashback  ci racconta l’arrivo di Adrien e Belen a Bogotà, facendoci scoprire che fine ha fatto veramente la ragazza.
Qui la protagonista assoluta diventa Clara Lago e la gelosia prende il centro della scena, con le conseguenze del caso.

Quando tutto sembra chiarirsi per lo spettatore, ecco il colpo di scena che da il via al dramma, in verità questo un po’ telefonato.
Le due storie si riallacciano e si ricomincia con la narrazione lineare… solo che adesso noi (e alcuni dei protagonisti) sappiamo quel segreto negato (ma poi da chi veramente?) all’inizio.

La verità nascosta diventa quindi un vero e proprio thriller, molto teso, molto ritmato, con la soluzione sempre a portata di mano e sempre pronta a sfuggire di nuovo.

Il trio di protagonisti funziona bene e le due ragazze sono davvero splendide.
La costruzione del giochino allo specchio è un classico messo in piedi con maestria da un regista attento ai piccoli dettagli sia della scena che della sceneggiatura.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :