Protagonisti della clip, un noto personaggio trash del TuoTubo che presentava un altro noto personaggio trash (da lui lanciato) completamente nudo.
Cioè, nudo-nudo-nudo proprio.
La cosa che mi ha inquietato non è stata tanto vedere il tipo ignudo (anche se la cosa mi ha un tantino disturbato poichè stavo preparando la cena), quanto vedere che in poco meno di 3 giorni quel video è stato condiviso circa 12.000 volte.
Ecco, questo mi ha turbato.
Anzi no: mi ha angosciato.
Peggio: mi ha fatto tremendamente incazzare.
Perché la domanda che mi faccio è sempre la stessa: com’è possibile che puttanate del genere vengano rimpallate OVUNQUE e da CHIUNQUE, mentre chi si sbatte dalla mattina alla sera per produrre un minimo (ma proprio un minimo) di contenuto di qualità non viene filato di striscio da nessuno manco per sbaglio?
C’è qualcosa di profondamente sbagliato se 12.000 persone condividono un video trash che mostra un uomo nudo con evidenti problemi psichici, perchè se a queste stesse persone chiedi “Scusa, ho fatto un video che parla di cose interessanti, se lo guardi e ti piace (ma solo se lo guardi, e solo se ti piace eh!) me lo condividi?” è possibile che ti toglieranno l’amicizia sui social network perché non tollerano il tuo spam invadente.
C’è qualcosa di profondamente sbagliato se 12.000 persone condividono un video trash che mostra un uomo nudo con evidenti problemi psichici, perchè se a queste stesse persone domandi “Ehi, ho scritto un pezzo su come Stato ha truffato Cittadino! Ti va di dargli un’occhiata?” quelle ti dicono: “E mica perdo tempo con ‘ste stronzate, io?”.
C’è qualcosa di profondamente sbagliato se 12.000 persone condividono un video trash che mostra un uomo nudo con evidenti problemi psichici, perchè se a queste stesse persone cerchi un piacere pregando: “Ehi, questo mio amico ha scritto un libro, mi dai una mano a farlo girare?” quelle ti rispondono che loro non leggono e non gli interessa. Perché non perdono tempo con ‘ste stronzate. E poiché gli hai rotto il cazzo con lo spam, ti disamicano dai social network.
Comincio ad essere leggerissimamente disgustato quando vedo o leggo o ascolto storie del genere.
Comincio ad essere leggerissimamente disgustato quando vedo che fenomeni da baraccone fanno numeri “sul nulla” e “col nulla”, e in virtù di quei numeri possono (s)vendersi al miglior offerente.
Facendo carriera, ovviamente.
Perché “la forma” è la nuova sostanza, oggigiorno.
Ho letto sul serio di gente che ha deamicato altra gente perché “stanchi del loro spam sulle loro bacheche”. E per “loro bacheche” intendo quella degli autori, non che l’autore sia andato a cagare il cazzo spammando le sue cose sui profili dei suoi contatti.
Come se io dovessi deamicare o bloccare Cavernadiplatone perché per 10 giorni c’ha ucciso la salute spammando fino alla morte il film di Naruto*…
Mi fanno schifo i comportamenti paraculi di chi vuol far passare per pura fortuna dettata dalla genuinità cristallina fenomeni del web (pure altamente trash) costruiti a tavolino a forza di marketing, markette e “amicizie”. Da domani inizio a scrivere pure io 4 post-it di merda, perché è evidente che la maggior parte delle persone (non tutte: la maggior parte) adora leggere banalità (e condividere un video trash che mostra un uomo nudo con evidenti problemi psichici).
E poi non venitevi a lamentare se in libreria trovate QUESTA MERDA QUA (chiamiamola col suo nome) al posto di un Bitchblade, di un Imperial, di un Asteria o di un Posto delle Onde**.
O non strappatevi i capelli se asserite che la cultura è morta.
La colpa è vostra, che leggete (e comprate) questa merda, o che condividete un video trash che mostra un uomo nudo con evidenti problemi psichici. Unicamente “per ridere”.
Allo stesso modo odio quelli che per anni hanno fatto “gli amyketty” salvo poi girare le spalle e puntare il dito “contro” per i propri interessi. Gridando alle conventicole, alle derive settarie, agli ammanicamenti di questo o di quello.
Ironicamente sono quelli che oggi si sono rinchiusi nelle proprie conventicole, nelle proprie derive settarie, e si fanno i complimenti l’un l’altro dandosi pacche sulle spalle dicendosi quanto so’ fighi e quanto so’ belli. Chiudete gli occhi: sono sicuro che tutti voi conoscete qualcuno di questi simpatici circoletti.
Mi sono rotto i coglioni del fatto (e qui sì, vado sul personale mio) che un Social Network, che in “teoria” servirebbe per connetterti con le persone, ti chieda soldi per arrivare a quelli che decidono di seguirti.
Se non paghi, su 10.000 utenti ne raggiungi, se va bene 1500.
E se posti un link…beh, col cazzo che adesso te lo rimpalliamo ai tuoi 10.000 amici, non sia mai che ti diamo GRATIS quel minimo (ma proprio minimo) di visibilità che ti sei faticosamente costruito in un po’ di anni e con un po’ di lavoro alle spalle.
PAGAH, COGLIONE!
Ovviamente questo articolo passerà sotto silenzio.
O in caso contrario verrà rimpallato urbi et orbi.
Perché fare polemica sembra essere l’unico modo per essere visti/letti/ascoltati***.
Fatevi un giro sui blog: quelli con più audience sono quelli dove si critica chi/cosa/quando.
Fatevi un giro su YouTube: quelli con più audience sono quelli che parlano di Tizio/Caio/Sempronio scatenando flame.
Fatevi un giro sui Social Network: le star sono quelle che se le danno virtualmente di santa ragione come fossero galline mestruate in un pollaio.
Ribadisco: interessa questo.
Assieme ai post-it.
E ai video trash che mostrano un uomo nudo con evidenti problemi psichici.
C'è qualcosa di profondamente sbagliato se alla maggior parte della gente piace e diverte unicamente questo genere di cose.
Alla maggior parte della gente.
Non tutta.
Per fortuna.
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*Ti voglio bene, Domè.
**Non vi sfido a comprarli: no. Vi sfido a leggere solo le anteprime. Già da quello la qualità di un testo la potete capire da soli. E poi, ovviamente, li comprerete perché le anteprime vi saranno piaciute.
***Ovviamente fa testo anche questo articolo. :D