Provo a spiegarlo con le parole di Ivano Giacomello, segretario dell’associazione Codici e poi potete leggere l’intervista all’assessore Estella Marino sul tema.
“La mancata approvazione della delibera 148 del Comune per la chiusura dei canili e gattili non a norma, dimostra ancora una volta come la classe politica capitolina sia superficiale ed approssimativa, pronta a correre dietro a chiunque sbandieri strumentalmente la difesa di diritti senza andare a guardare come stanno effettivamente i fatti. Bastava informarsi un po’ e si scopriva la vera ragione di questo ‘interessamento’ alla tutela degli animali: cifre stratosferiche per gestire canili, gattili, oasi feline, per il servizio di ricovero, mantenimento, cura ed adozione degli animali tutte in mano ad Associazioni senza che propedeuticamente sia stato indetto un regolare bando di gara, obbligatorio per legge, e quindi con assegnazioni che lasciano non poche ombre e dubbi sulla loro correttezza. Per non parlare di queste strutture che sono tutte fuori norma, cioè illegali”. Così in una nota Ivano Giacomelli, segretario dell’associazione Codici. “Pubblicati sul sito del Comune di Roma Capitale si trovano i contratti stipulati, e relative spese, erogate dallo stesso Comune, leggi – prosegue Giacomelli – quanto costa ai cittadini romani mantenere un servizio che fa acqua da tutte le parti, che lede la cittadinanza dal punto di vista economico e gli animali per ciò che attiene alla salute e alla dignità degli stessi. E’ stato fatto un rapido calcolo, probabilmente in difetto, le Associazioni che gestiscono il ‘benessere’ degli animali nelle cosiddette oasi e all’interno delle strutture, comunali ed in convenzione, a questo deputate ricevono all’incirca 9.389.295 euro e si spende per i servizi che possiamo definire extra (raccolta deiezioni dei cani, ect…) più di 176000 euro al giorno! Nel calcolo non sono stati conteggiate le convenzioni con ambulatori veterinari. Per 1600 cani e 570 gatti per un totale di 2170 animali, il Comune sborsa, quindi, pro animale circa 12 euro al giorno a fronte di altre strutture che ne prendono 4/5. Tutte queste informazioni erano note ai disattenti consiglieri che ieri hanno votato contro la delibera del Sindaco?”
La posso aggiungere una cosa? Sono troppi questi soldi e mi preoccupa l’interesse sfegatato di alcuni esponenti politici, anche parlamentari romani, che entrano troppo sui finanziamenti pubblici alle associazioni. Mi preoccuperei piuttosto di come aiutare la giunta e in generale la pubblica amministrazione, a spendere di meno. Questo sì.