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La verità sui costi energetici: il fotovoltaico fa abbassare i costi dell’energia elettrica!

Creato il 16 maggio 2012 da Marcoianes

Domenica 13 maggio l'elettricità nelle ore di sole fra le 8 e le 18 costava circa 3 centesimi di euro per kWh mentre raggiungeva 9 centesimi di euro per kWh la sera in assenza dell'effetto fotovoltaico.
Esaminiamo un giorno lavorativo: lunedì 14 maggio la domanda è maggiore e le rinnovabili non sono sufficienti a tenere bassi i prezzi. Dalle 8 alle 18 il prezzo è intorno a 7 centesimi di euro per kWh. Da notare che la sera alle 21 senza l'effetto fotovoltaico il prezzo sale fino a 10 centesimi di euro per kWh !!
Prezzo dell'elettricità in borsa per il 15 maggio: circa 4 centesimi di euro per KWh tra le 12 e le 17 (fotovoltaico attivo) mentre fra le 18 e le 24 i consumi calano ma i prezzi salgono a 10 centesimi di euro al kWh !!. In quelle ore ( fra le 18 e le 24) non c'è l'effetto fotovoltaico.

Per gli scettici... andate a consultare sul sito ufficiale del GME. I dati sono a disposizione di tutti. Basta leggerli!

Smettiamola di dire che il fotovoltaico è un costo per la collettività! Esso contribuisce a far calare il costo dell’energia; solo che così, calano anche i profitti di ENEL e vari distributori, che chiedono di ridurre gli incentivi per limitare lo sviluppo del fotovoltaico; senza tale sviluppo i prezzi torneranno a salire ed i loro profitti pure! E noi, pagheremo di più l’energia elettrica. Come al solito, valgono di più i profitti delle multinazionali e di pochi eletti, rispetto a quelli della collettività. Ecco perché ogni 3-4 mesi circa, si sente parlare di revisione degli incentivi, con campagne mediatiche fuorvianti che criminalizzano gli incentivi. Invece, i dati parlano chiaro: il fotovoltaico contribuisce non poco all’abbassamento dei costi energetici; solo che fa calare i profitti delle multinazionali, perché risparmiano le imprese ed i piccoli privati, con il contenimento della spesa energetica nazionale. Bisogna capire però, cosa si vuole fare a livello politico: il bene di tutti o gli interessi delle multinazionali?

Marco Ianes - Trento

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