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La verità sul caso Harry Quebert

Creato il 26 luglio 2013 da Phoebe1976 @phoebe1976

La verità sul caso Harry Quebert

4527328_0.jpgQuando ti scrivono che un libro è "Il giallo dell'estate", i lettori attenti e razionali dovrebebro fare solo una cosa: starne attentamente alla larga.
Ecco, io per mia stessa definizione sono tutto meno che razionale, e quindi mi sono fatta comprare da una copertina accattivante e dal ciangottio generale che definiva questo libro innovativo, entusiasmante e da non perdere.
Mai fidarsi.

Il libro adotta la formula (innovativa?) del libro nel libro. Il protagonista, definito con toni macchiettistici sin dall'inizio con l'epiteto adolescenziale de "Il Formidabile" è uno scrittore in cerca dell'ispirazione perduta che si ritrova a dover cercare di scagionare il suo mentore, a sua volta scrittore celeberrimo, da un'infamante accusa di omicidio.

Omicidio odioso, perchè trattasi di una adolescente scomparsa più di trent'anni prima.

La storia racconta appunto quest'indagine, la storia d'amore proibito tra Harry (il mentore) e Nora (la scomparsa quindicenne), ed il persorso del protagonista verso l'ispirazione e la scrittura.


Se alcune cose sono meritevoli, altre proprio sembrano pescate dal cesto delle assurdità. Seguendo la regola del prima il peggio, poi il meglio  passerò a stilare la lista di cosa non mi è piaciuto nel romanzo:
- i personaggi hanno lo spessore picologico dei pupazzetti rticolare le figure di contorno, come la madre del protagonista, il bibliotecario, la signora Quinn, sono tagliati con l'accetta, macchiettistici e assolutamente poco credibili anche in un telefilm amaericano. Figuratevi in un libro.
- In alcuni punti il libro si perde. Non divaga: DERIVA.

- il finale è in assoluto il più grande pasticcio narrativo che mi sia mai capitato di incontrare. Ci credete se vi dico che c'ho capito poco??
- Ho indovinato l'assassino a pagine 120.

Ed ora le cose positive, perché se questo libro è stato ed è un piccolo fenomeno editoriale c'avrà anche i suoi motivi. Spero. Insomma, almeno credo:
- E' avvincente, ti "obbliga" a continuare la lettura ad oltranza anche se con un sopracciglio alzato con scetticismo e poca convinzione. Eppure si fa leggere, inutile negarlo.
- I consigli di scrittura di Harry ed il parallelo con la boxe mi è piaciuto.
- La copertina è bella.
- Molto bella.

- Già l'ho detto?

Insomma, come al solito il mio consiglio è: aspettate l'edizione economica. Anzi, meglio: cercate l'ebok che vi conviene, è pure gratis.
Ops, non dovevo scriverlo.


Vabbè, ormai è andata.


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