la vertigine e il calcolo

di Alfredo Giuliani

Penso a tutti i film che conosco di Buster Keaton, il mio eroe preferito di quando ero ragazzo. Averli visti e magari rivisti e come possedere edizioni preziose di libri pressoché introvabili. Adoro l’arte di Keaton non solo interprete ma in sostanza autore del più sorprendente cinema degli anni Venti, per felicità di invenzione che essa riesce a squadernare ritmicamente nello spazio mentale dello spettatore. La suprema ironia di Keaton combina in  modo squisito, poetico quasi matematico, l’impassibilità e la frenesia, la vertigine e il calcolo. (…) Questa scintillante costellazione va osservata amorevolmente, ne vanno studiati i movimenti e i lampeggi, essa continua a risplendere sui baracconi dell’epoca presente. Per favore, siamo gentilmente feroci. Parlo a gente del mestiere. Guardiamoci dal di fuori un po’ dall’alto, con esilarante inespressività, con impassibile frenesia.

GRUPPO 93 a cura di Bettini, Muzzioli, Piero Manni editore, Lecce 1990 p 69-70