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La via dell’Umiltà

Creato il 07 dicembre 2010 da Fabio1983
A pensar male si fa peccato, ma quasi sempre ci si azzecca. Il bailamme nel Pdl, ieri Fini lo ha sintetizzato più o meno così: “Cosa ne pensa lei di tante promesse non mantenute e di impegni disattesi da chi aveva promesso che la legge sarebbe stata uguale per tutti e poi si è occupato solo degli affari suoi?”. Il chiaro riferimento era a Silvio Berlusconi mentre la risposta era rivolta al quesito di una consigliera municipale durante l’intervento del presidente della Camera al liceo romano “Orazio”. Ora, a pensar male appunto, sembrerebbe che Fini ammetta – molto tra le righe – una questione personale ancor prima che politica alla base dello strappo in seno al centrodestra. L’idea di venire ricordato in futuro come l’eterno delfino di Berlusconi o come l’uomo che ha sdoganato la destra grazie alla mano santa del Cav. non poteva certo rasserenarlo. Con questi presupposti, Fini sarebbe rimasto nell’immaginario collettivo il cofondatore del Pdl e nulla più. Intendiamoci: ci sono questioni politiche ad oggi irrisolte, ma non le scopriamo adesso per quanto Fini dia l’impressione di cadere dalle nuvole. E già la nascita del Pdl, a dire il vero, gli andò stretta non poco. Dopo, una una serie di promesse non mantenute: le classiche gocce che, dai e dai, fanno traboccare il vaso. Qualcuno, maliziosamente, ha pensato ad una profonda ingratitudine da parte della terza carica dello Stato. Non si parla così di Silvio, specie dinanzi a giovani liceali. Non ci si espone in questo modo nei confronti di un uomo che si prodiga, e tanto, per gli amici.
(continua su Groucho)

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