La via Francigena in agriturismo

Creato il 25 giugno 2013 da Toprural @toprural_it

Cosa hanno in comune Santiago de Compostela, Roma e Gerusalemme? Sono le tre principali destinazioni religiose che, dall’epoca medievale, attraggono centinaia di migliaia di pellegrini.

L’indicazione stradale del percorso della Via Francigena, foto CC di TuscanyArts

C’è chi trova la pace interiore visitando queste tre splendide città, ricche di storia e significato religioso, e c’è chi la felicità la ricerca raggiungedole, percorrendo a piedi l’antica rete di sentieri immersi nel verde e tracciati nei secoli nei boschi attraversando pianure, montagne, corsi d’acqua e paesaggi meravigliosi.

Tutti quanti conosciamo il Cammino di Santiago che attraversa tutta la Francia e la Spagna fino alla punta estrema della Galizia, alla ricerca della tomba di San Iacopo. Il percorso è attraversato ogni anno da tantissimi pellegrini e contribuisce a far conoscere le bellezze naturalistiche del nord della Spagna.

Negli ultimi anni sono molti i turisti slow italiani che stanno riscoprendo la Via Francigena, il cammino tutto italiano che, entrando in Val Susa dalla Francia (da qui il nome) arriva sino a Roma e prosegue a sud sino al porto di Brindisi, dal quale si imbarcavano i crociati diretti verso la Terra Promessa. La Via Francigena è stata riconosciuta “Itinerario Culturale” del Consiglio d’Europa solo nel 1994, acquisendo il riconoscimento sovranazionale, storico e culturale, al pari della sorella spagnola.

L’itinerario di Sigerico.
La Via Francigena si compone di una serie di itinerari e percorsi differenti, attraversati dai pellegrini a seconda delle stagioni o dei cangianti equilibri politici dell’Italia medievale. Il più importante è sicuramente l’Itinerario di Sigerico: prende il nome dall’arcivescovo di Canterbury che nell’anno 990 d.C. lo percorse di ritorno dal suo pellegrinaggio a Roma. Sigerio scrisse un meticoloso diario del suo viaggio elencando tutte le 80 tappe (all’incirca una ogni 20km) che lo riportarono in Inghilterra attraverso Italia, Svizzera e Francia.

L’itinerario parte dal Lazio, passando per borghi come La Storta, Vetralla o Bolsena, la Toscana, costeggiando Montalcino, Siena e San Gimignano, l’Emilia-Romagna attraverso borghi come Berceto o Fiorenzuola d’Arda, la Lombardia, passando per la provincia di Pavia, il Piemonte dei borghi come Vercelli o Ivrea e attraversando il confine con la Francia passando dalla Valle d’Aosta e da caratteristici villaggi di montagna come Saint-Rhémy-en-Bosses.

Il ponte del Diavolo a Borgo a Mozzano, Lucca, foto CC di P Medved

La Via Francigena però, come già accennato, non è formata un’unica strada ma un fascio articolato di sentieri, prevedendo diverse varianti. Una delle più spettacolari è la variante Francigena di Garfagnana, in provincia di Lucca, percorribile su antichi sentieri e ponti medievali che attraversano i numerosi corsi d’acqua della zona. Molto utile la “pagella” della variante effettuata dal portale dell’Associazione “Rete dei Cammini Francigeni“.

Percorrere la via Francigena a piedi rappresenta sicuramente un’altra forma di fare turismo, itinerante, solitario e a contatto con la natura: il contrario del turismo di massa. La fitta rete di agriturismi italiani permette pianificare al meglio il nostro percorso, alternando alla marcia la conoscenza della cultura contadina e della gastronomia “povera” dei territori attraversati dal cammino. Ti piace l’idea? Non ti resta che trovare gli agriturismi che più da vicino accompagnano il tuo percorso. Facci sapere come è andata!


Pubblicato in: Turismo rurale

Tags: agriturismi in garfagnana, Dove soggiornare sulla Via Francigena, Via Francigena

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    Il ponte del Diavolo a Borgo a Mozzano, Lucca, foto CC di P Medved

    La Via Francigena però, come già accennato, non è formata un’unica strada ma un fascio articolato di sentieri, prevedendo diverse varianti. Una delle più spettacolari è la variante Francigena di Garfagnana, in provincia di Lucca, percorribile su antichi sentieri e ponti medievali che attraversano i numerosi corsi d’acqua della zona. Molto utile la “pagella” della variante effettuata dal portale dell’Associazione “Rete dei Cammini Francigeni“.

    Percorrere la via Francigena a piedi rappresenta sicuramente un’altra forma di fare turismo, itinerante, solitario e a contatto con la natura: il contrario del turismo di massa. La fitta rete di agriturismi italiani permette pianificare al meglio il nostro percorso, alternando alla marcia la conoscenza della cultura contadina e della gastronomia “povera” dei territori attraversati dal cammino. Ti piace l’idea? Non ti resta che trovare gli agriturismi che più da vicino accompagnano il tuo percorso. Facci sapere come è andata!

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