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Ora quando in questo Paese si dà per scontata la fine del pericolo fascista e si considerano le performances dei gruppi che ad esso ancora si ispirano solo un fatto 'folcloristico', un vezzo per qualche povero idiota in grado al più di prodursi in qualche scazzottata ('scazzottate' che poi significano concretamente atti di intidimazione e feroci aggressioni verso immigrati, omosessuali, aderenti a centri sociali, barboni), bisognerebbe ragionare sull'insieme delle scenario italiano. Intanto se sommiamo i voti dei partiti più o meno dichiaratamente fascisti (la Destra di Storace, Forza Nuova, Casapound, Fiamma Tricolore) arriviamo a circa 400.000 voti e non sono pochi. Certo si tratta di manovalanza senza la capacità e le risorse per progettare un rovesciamento dello Stato democratico. Ma si tratta di soggetti (si pensi anche ai fascisti organizzati nei gruppi di ultras del calcio) capaci di colpire i propri obiettivi e che in caso di necessità potrebbero essere utilizzati per finalità ben più ambiziose. Si aggiunga che vent'anni di berlusconismo e di governi infarciti di 'ex' simpatizzanti fascisti (in AN, nella Lega, in Forza Italia) hanno rafforzato nei gangli dello Stato la presenza di personaggi pericolosi e inaffidabili. Si pensi ai sentimenti di odio sociale e ideologico, di disprezzo, ai desideri di rivalsa che albergano in così tanti membri delle forze dell'ordine di cui sono state espressione le repressioni del G8 di Genova e di tante manifestazioni di protesta nonché gli innumerevoli episodi di violenze e percosse nei confronti di arrestati fino a produrne in alcuni casi addirittura la morte (episodi che verrebbero identificati come reati di tortura se in Italia esistesse una legge che la prevedesse). Ecco, in una situazione di disordine istituzionale, di protratta assenza di un Governo nel pieno delle sue funzioni, di caos economico e sociale conseguente ad un default finanziario, di discredito generalizzato verso la politica e i partiti, di recisione dei legami internazionali ed europei, è possibile che queste entità – gruppuscoli fascisti, burocrati reazionari e privi di fede democratica, politici nostalgici, forze dell'ordine esasperate e violente, apparati militari addestrati alla guerra 'vera' – possano operare congiuntamente per instaurare in Italia un regime brutalmente autoritario? Certo nel caso in cui questo incubo si materializzasse non sarebbe di conforto pensare che 'tecnicamente' (nel senso di fedele adesione ai principi ideologici teorizzati da Benito Mussolini e Giovanni Gentile) non si dovrebbe parlare di fascismo.
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