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la vicenda di Bologna e l’indignazione delle donne

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

Donne Pensanti  ha dedicato un post alla vicenda accaduta a Bologna che mostra ancora una volta come il ruolo femminile nel nostro Paese venga ridotto ad oggetto sessuale, dove il suo aspetto viene considerato fondamentale, discriminando chi a scuola si impegna per avere un ruolo diverso.

L’accaduto risale alla festa di fine anno organizzata dai Licei di Bologna. In una nota discoteca bolognese, il proprietario del locale ha proposto ai giovani organizzatori di rendere la serata più invitante con l’elezione di Miss Liceo per scopi commerciali.

La gravità del fatto è che questo fatto è stato acconsentito dal liceo, la cui funzione dovrebbe essere quella di educare i ragazzi ad un approccio di genere paritario e a superare l’ostacolo che nell’età adulta vincola le donne nel ruolo sociale, promuovendo i talenti femminili ed educandole a maturare un concetto alto di sè stesse per contrastare la disastrosa esclusione sociale delle donne.

Anzichè ridurre la segregazione femminile compito delle scuole e la loro funzione formativa, viene organizzato un concorso di bellezza per premiare la ragazza più bella del Liceo, qualità che nulla ha a che fare con la loro presenza in un liceo e il loro futuro.

L’amarezza si estende venendo a conoscenza dei premi ricevuti dalle vincitrici: alle prime classificate Casual ed Elegance hanno vinto un viaggio di 10 giorni in Grecia, oltre a un buono di bellezza da 100 euro. Alle prime tre classificate in ogni categoria è stata donata una trousse di cosmetici. Tutte le partecipanti, infine, hanno ricevuto in regalo smalti per unghie e gli abiti indossati per la sfilata.

Sono poco piu che bambine le partecipanti di un concorso di bellezza sponsorizzato da un negozio di abbigliamento locale e promosso dal quotidiano Il Resto del Carlino, il quale ha scritto un articolo per votare la ragazzina più bella, tutte rigorosamente minorenni. Ancora una volta, il corpo femminile assume quella “connotazione pubblica” intollerabile che le mette alla “mercè” di chiunque, alimentando commenti da bar su ragazzine 15enni.

Non ci siamo scordate che l’ex-direttore del quotidiano è parlamentare Pdl e che divenne famoso per aver lanciato una classifica sul Lato B dalle parlamentari e per aver scritto articoli maschilisti come questo.

Ma la manifestazione, erroneamente associata a quello che accade nei licei americani, ma appartenenti alla cultura italiana e al nostro sistema, che vuole opprimere il ruolo femminile schiacciandolo a quello della Velina secondo il modello berlusconiano ancora in vigore, ha scatenato polemiche che sono partite dal collettivo femminista Frida del Liceo classico Minghetti.

Chi ha partecipato all’indignazione sono un gruppo di ragazze (ma anche ragazzi) di soli 15/16 anni che hanno già maturato il dissenso non solo contro l’uso stereotipato del corpo femminile ma anche contro le pressioni che la nostra società italiana attua sulle donne per ricacciarle al ruolo di oggetti sessuali.

Le ragazze  si sono rivolte ai Media stampando alcuni volantini da distribuire all’interno delle scuole, accompagnato dallo slogan: “Non hai dimenticato qualcosa? Usa la testa”.

Come al solito però non sono mancate le stesse reazioni sessiste contro le donne che si indignano alla mercificazione del corpo femminile.  Qualcuno ha imbrattato i volantini con i le solite offese che tutte ormai conosciamo e abbiamo subito sulla nostra pelle, colpevoli solo di non volersi assogettare allo stereotipo femminile dominante o di non essere esteticamente conformi a quei modelli (ma non è questo il motivo del nostro dissenso a differenza di quello che pensano i maschilisti). Pur vededosi additare come “brutte e invidiose”, le ragazze non si sono date per vinte e la loro iniziativa ha avuto grande successo anche tra molti studenti del liceo.

Magrado fosse siggnificativo ancora una volta, il fatto che le donne non ci stanno più a come vengono rappresentate, abbiamo deciso di non far passare in sordina quanto è successo e organizzarci di nuovo ”sguinzagliando” la nostra campagna IONONCISTO per dire “No” ai concorsi di bellezza nei Licei.

Mary



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