La video assoluzione di Raffaele Sollecito e Amanda Knox è stata un colpo di boxe

Stasera si è concluso il secondo grado del processo per l'omicidio di Meredith Kercher, a Perugia.

Amanda Knox e Raffaele Sollecito, condannati in primo grado rispettivamente a 26 e a 25 anni di carcere, sono stati assolti per non aver commesso il fatto in sede d'appello. Decisive sarebbero state le perizie scientifiche a favore della difesa che hanno affossato il castello accusatorio facendolo crollare. Alla lettura del dispositivo, in aula è scoppiata la bagarre. Fermi e contenuti soltanto i parenti di Meredith detta Mez, raccolti in un dolore tipicamente anglosassone e per niente convinti dal verdetto innocentista.90 sono i giorni entro i quali verrà depositata la motivazione della sentenza, grazie alla quale la stessa potrà essere impugnata dall'accusa insoddisfatta e si potrà far ricorso ad un terzo e ultimo grado di giudizio: la Cassazione. L'odissea giudiziaria di Amanda e Raffaele non è ancora giunta al capolinea. Sebbene in Cassazione non si celebrino processi e udienze con gli imputati presenti in aula, c'è sempre l'eventualità che la sentenza venga ribaltata ancora una volta, in tal caso confermando quella colpevolista di primo grado. Mentre Raffaele sappiamo che tornerà a casa per riprendere in mano i fili spezzati della sua giovinezza, che ne sarà di Amanda? Rilascerà interviste, scriverà libri, poserà come quotatissima modella? Chissà. 

Per ora sappiamo solo che per la morte di Meredith ci sono quei 16 anni inflitti all'ivoriano Rudy Guede, ritenuto l'unico autore materiale dell'omicidio nel novembre del 2007. E si ha questa strana sensazione che giustizia per Mez sia stata fatta, ma solo in parte.