La vita che nulla conta

Creato il 26 gennaio 2015 da Cremonademocratica @paolozignani

La vita di un uomo picchiato al punto da avere il cranio fracassato non merita alcuna solidarietà? Non avendo mai partecipato ad alcun corteo antifascista e non avendo neanche sentito il bisogno di "urlare a squarciagola" l'antifascismo, come vuole fare Rifondazione, forse lo posso dire. C'è un solo ferito gravissimo, addirittura in coma: è Emilio Visigalli.
Non me ne importa nulla di tutto quell'antifascismo e non so che cosa si intende esattamente quando si dice oggi "fascista". È un concetto molto vago, da determinare. L'antifascismo è una pratica, si applica, si attua anche senza gridare cori violenti, escludendo i neofascisti dalle istituzioni e non intitolando ai fascisti di Salò alcuna via, come invece è stato fatto.
Le idee politiche sono libere, anche quelle di estrema destra. Perché la vittima di un'aggressione simile, la cui dinamica sarà chiarita, non ispira pietà e viene oscurata? Perché Emilio Visigalli appartiene al centro sociale Dordoni?
Ma che cosa bisogna pensare? Le banche ispirano davvero più solidarietà di un uomo in terapia intensiva? Chi l'ha picchiato a quel modo? Un aggressore o più di uno. Un giudice lo spiegherà. Non m'interessa sapere se s'infliggono punizioni esemplari o chissà che cosa.
Sì, è insensato spaccare gli ingressi delle banche: non c'è giustificazione. Anche le fratture multiple sul cranio fanno orrore, si può dire?
E il concerto di giovedì? A me piace la musica classica. Fra l'altro mi sento discriminato dalle politiche culturali italiane.


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