Esistono molte fasi di vita, strappate ai desideri o incastrate perfette in nidi di benessere. Attaccati ai sentimenti ci muoviamo, burattini impavidi.
Io credo nella vita, nel suo sviluppo; la vita mi ferma e mi sospinge; la vita esiste. Credo negli esseri umani, nella loro intima bellezza, castrata e limpida, estenuante e celata. Inconsapevole della morte? No, solo ragionevolmente ottimista che del pessimismo ne son pieni i fossi di macigni impiccati ai colli.
Ieri, a Milano, cinque ragazze, cinque amiche, tra i 14 e i 15 anni, hanno organizzato un compleanno a sorpresa per una sesta amica, trasferitasi da poco. Con dovizia di dettagli preparati accuratamente per un mese, si sono travestite da personaggi dei cartoons e hanno girato per le strade di Milano, con cartelli al collo ” abbraccio gratis“; la festeggiata con il cartello ” oggi è il mio compleanno, fatemi gli auguri”; disponibili, felici, attente alle persone intorno a loro, disposte a farsi fare foto con i bambini, con gli adulti.
La gente ha superato la barriera dell’indifferenza e si è disposta a giocare con loro, a farsi contagiare dalla loro allegria, dalla leggerezza dei loro passi, confusi, sconclusionati. Le ha abbracciate, hanno fatto gli auguri, hanno riso.
Sei ragazzine hanno raccontato per un pomeriggio, ad adulti tristi e incappucciati nei loro problemi che è l’amicizia il perno su cui tutto gira; che è stare insieme e condividere paure e gioie ed esserci, sempre, che le salverà dall’indifferenza e dal dolore. Certo non lo potranno fuggire, ma se resteranno unite, se faranno splendere quel sentimento raro che è l’amicizia, lo supereranno.
Una di queste ragazze è mia figlia e io sono orgogliosa di lei.
Chiara