Squilla il telefono di casa. Dico: “Pronto”. Una voce luminosa mi fa: “Buonasera, sono Daniela di Banca Mediolanum, parlo col signor Molinari?”. “No, mi dispiace”, rispondo. Ci penso un attimo: cos’è che mi dispiace? Non essere il signor Molinari?
Nel parcheggio del centro commerciale c’è una ragazza che guarda la ruota sgonfia di una macchina. Un tizio che passa chiede alla ragazza: “Hai bisogno di una mano?”. La ragazza strizza gli occhi e lo fissa con un’aria stordita: “Non è mia”. Ci pensa un istante e aggiunge: “Però se hai dello zucchero filato…”
Per due sere di fila ho guardato la versione restaurata di C’era una volta in America. A un certo punto c’è Joe, interpretato da un maestoso Burt Young, che bofonchia: “La vita è più strana della merda”.