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“La vita è un’avventura” di Louis Brauquier: per la prima volta in Italia le poesie del ‘poeta meticcio’ di Marsiglia

Creato il 26 ottobre 2015 da Alessiamocci

“La vita è un’avventura/ Che parte per l’eternità./ Calcolo le gomene/ Che trascinano la mia sorte./ Abbiamo l’inquietudine/ Del volto del mare./ Un’angoscia d’oro mette a nudo/ Il nostro cuore. L’orizzonte chiaro/ È saturo di magnifici equipaggi/ Che giungono per approdare/ E lanciano sulla riva/ La meraviglia dei pericoli.”

Per la prima volta una raccolta di 40 poesie del poeta di Marsiglia Louis Brauquier – in precedenza pubblicate soltanto in lingua madre nel 1994 – sono state tradotte in italiano e hanno fatto la loro apparizione nel nostro Paese, nel settembre 2015, grazie ad una casa editrice indipendente di Campobasso, la Round Midnight Edizioni.

La traduzione de “La vita è un’avventura” è curata dalla giovane avellinese Bianca Fenizia. La raccolta di poesie “presenta” la scrittura romantica di Brauquier al pubblico italiano.

Egli è stato un poeta timido che, nonostante questo, è riuscito ad influenzare molti narratori francesi.

Louis Brauquier è nato a Marsiglia nel 1900 ed ivi morto nel 1976. Oltre che poeta e scrittore, egli è stato pittore e ufficiale della marina mercantile. Marsiglia è una grande città dove nel tempo sono sbarcate, per andarsene altrove oppure per rimanere, etnie di tutti i tipi.

Le poesie di questo autore, nato e vissuto in una città di mare, sono un costante omaggio proprio al porto di Marsiglia, che è anche il primo della Francia. In particolare, egli mette in luce i colori della città, così come anche gli odori; i rumori e la nostalgia del marinaio che parte e di coloro che giungono da terre lontane.

Il mare è il fulcro: la fucina di emozioni che tutto regola e da cui tutto parte. Marsiglia appare come un proprio personale osservatorio, senza dubbio privilegiato, nel quale individuare i movimenti dei nuovi nomadi e ragionare sulla dimensione cosmopolita dei rapporti umani e sulla miscela di relazioni prodotta dalle attività commerciali. Al poeta interessa cogliere l’attimo, in cui la linfa dell’esperienza vissuta si mescola con l’essenza di Marsiglia.

Il fascino dei porti, che richiamano i naufraghi, hanno “occhi perversi”, tipici della sera. Sono versi che mettono in evidenza tutta la solitudine di un uomo che si sceglie amici che poi “vanno via”; un essere umano che “va nell’ombra, inseguito da vite mai vissute”. Sono versi che richiamano l’estate e citano spesso termini marinari: in primis, l’albero maestro, che forse permette di avere una visione d’insieme, per quanto precaria, di una situazione già di per sé complicata.

In queste poesie Louis Brauquier descrive un uomo che non è fatto per morire, bensì per camminare attraverso “praterie senza fine”, dove la mano di Dio appare come un grande palmo in cui un tempo si era una cosa sola.

Ingegnoso sangue fenicio, tanti rapimenti, avventure/ Non ti hanno saziato,/ Che io possa ancora indossare i panni/ dell’Avventuriero,/ Leviamo l’ancora, la sera promette estasi,/ Mia anima, mio cuore,/ Attraverso il desiderio bramante e le frasi,/ Resto il vincitore.”

Una raccolta poetica che permette di fare la conoscenza di un autore forse in Italia poco conosciuto, mettendo in evidenza il suo amore per il mare e per la sua Marsiglia. Un poeta che teme per la perdita delle sue radici, ma che nel suo divenire “meticcio” trova una giustificazione. E soavi riecheggiano queste parole: “Se questo sogno è la vita, non svegliatemi”.

Written by Cristina Biolcati


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