Magazine Diario personale

La vita e' un grande enigma

Da Astonvilla

In questa settimana che sto' passando a casa posso davvero dire di non fare una brutta vita,tengo i contatti con tutte le strutture,al momento nessun problema ma e' oggi che si riempiono veramente, per il resto mi alleno e me la scialo,giovedi' si scende di nuovo per altri 15 giorni de vuelta e poi si risale di nuovo e avanti cosi'.Questo se non mi scoppiano casini veri.Qua' come dicevo sto' passando una settimana di vero relax,mi alzo al mattino quando ne ho voglia,mai comunque dopo le 8.30,poi scrivo qualcosa,quindi vado in palestra.Da quando ho venduto le quote nei 2 clubs mi sono iscritto in una bella palestra con piscina a 15 km da dove vivo,un posto dove nessuno mi conosce,posso allenarmi come Dio comanda senza perdere tempo in chiacchiere,hanno anche una bella piscina e magari piu' avanti qualche vasca me la faro'.Al pomeriggio faccio qualche commissione e poi vado a correre nei boschi.Alla sera o resto a casa o esco con qualche amico o frequento un paio di maiale della vecchia palestra con cui sono rimasto in contatto...cosi' per passare a'nuttata.Ieri ero in palestra alla mattina,un bel posticino nel verde ben gestito da gente che arriva dallo sport vero;football americano e rugby,gli istruttori sono validi e discreti e nessuno si e' azzardato a chiedermi se voglio una scheda....credo si veda che qualche kilo l'ho tirato su.Comunque ieri facevo gambe,da ex calciatore e sopratutto judoka sono il mio punto forte,tiro davvero tanto e senza fare mai troppa fatica.In quella palestra,anche per il fatto di avere la piscina ci sono parecchi disabili,e ieri c'era un ragazzo sui 25 anni sdraiato a terra con 2 istruttori che lo seguivano,accanto parcheggiata la sedia a rotelle.Dalla vita in su un fisico normale anche ben sviluppato come accade a chi deve spingere molto con le braccia ma le gambe ...le cosce erano grandi come il mio polso....credo poliomelite ma davvero era una cosa impressionante.Io facevo squat libero con 140 kg,sbuffando e sudando coi miei gamboni ipertrofici,a un certo momento lui da terra mi guarda e mi sorride...io sorrido a lui e lo saluto.In quel momento ho capito che in fondo tutte le cazzate per cui ci incazziamo e ci roviniamo il fegato sono davvero nulla,quando la natura ti fa uno scherzo simile tutto il resto e' secondario,lui non ha nessuna colpa per le sue gambe e io nessun merito per le mie,e' solo casualita',dadi tirati in un modo piuttosto che in un altro.Non so cosa ci fosse in quel suo sorriso,forse era divertito nel vedermi faticare sotto tutti quei pesi mentre lui aveva le gambe inerti....forse era solo un modo per salutare.Davvero la vita e' un grande enigma.

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