La vita, l'universo e tutto quanto

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La vita...
Le giornate scorrono in maniera quasi identica all'interno della sala lettura dell'istituto di ricerca dove mi trovo. Ormai riconosco i visi, gli sguardi, gli occhi di amici e colleghi. Sono il più "basso" in carica, ma l'ambiente è molto informale e si parla tranquillamente con tutti; se è vero però che l'ambiente lo creano le persone, è altrettanto vero che non tutte le persone sono di ritorno condizionate dall'ambiente, e c'è anche qualcuno che evidenzia, in maniera più o meno tacita, lo stacco fra un "grado" e l'altro. Mi sono comunque un po' ambientato nel corso di questo primo mese, tra studio (per conto mio) e lavoro (per conto di altri), in un posto in cui il lavoro, a causa delle finalità istituzionali, si risolve alla fine in studio.
...l'Universo...Siamo alla fine di giugno. Ho un sacco di roba da ricercare e altrettanta da studiare. Inoltre le prossime due settimane saranno importanti, non tanto per il fatto di trovarmi in Germania, non tanto perché passerò il quarto di secolo e nemmeno perché mi troverò a dover traslocare dopo nemmeno due mesi da quando sono arrivato qui, quanto per circostanze e avvenimenti che avranno luogo a Roma. Da una parte, si deciderà se qualcuno a me caro dovrà essere sottoposto a un'operazione e l'entità di quell'operazione; dall'altra, un gruppo di persone si troverà a dover valutare lavori di altrettante persone, come direbbe Wilde, law for law sake. Non mi andrebbe di dover tornare a Roma, ma spero proprio di poterlo fare.
... e tutto quantoAnche questo post vede un titolo ispirato alla serie dei buon vecchi romanzi di Douglas Adams, così come quello precedente. Ma qual è la vera ratio di questa scelta? Perché, in altre parole, adesso si risolve "tutto quanto" in un rimando alle opere successive alla ben nota Guida Galattica per Autostoppisti? Come direbbe il buon vecchio Doug, don't panic: "Tutto quanto", se non è stato già chiarito, lo sarà a breve.
Pulchra vobis
Lucio