I Contenuti
Gli abitanti meccanici del pianeta Krikkit sono stufi di guardare il cielo stellato sopra le loro teste. Così decidono, semplicemente, di distruggerlo, di far scomparire l'intero universo. Solo cinque individui possono opporsi ai loro folli piani: il terrestre Arthur Dent, viaggiatore dello spazio e del tempo, con il suo inseparabile amico alieno Ford Prefect, che decide di andare fuori di testa, giusto per vedere com'è; insieme a loro l'indomabile Slartibartfast, il mostruoso Zaphod Beeblebrox e la sensualissima Trillian. Per la sua strana brigata inizia così un'altra pazzesca avventura.
La Recensione
Terzo libro della Trilogia in cinque parti di Douglas Adams cominciata con "Guida galattica per autostoppisti" e proseguita con "Il ristorante al termine dell'universo". A questo seguono "Addio, e grazie per tutto il pesce" e "Praticamente innocuo". Dall'anno scorso si è aggiunto alla saga il capitolo sei con "E un'altra cosa...", prolungamento ad opera di Eoin Colfer. Vorrei cominciare la recensione con una frase detta da una mia amica un po' di tempo fa, durante una discussione avuta in mensa. Lei disse:"Nella saga di "Guida galattica" c'è tanta di quella filosofia da far impallidire Kant." Ora, come affermazione può sembrare un tantinello esagerata, ma non è esagerato considerare l'opera di Douglas Adams imponente sia dal punto di vista scientifico che filosofico, qualcosa che andrebbe studiato a scuola per divulgare in maniera meno barbosa la fisica (ma non solo). Tanto per fare una citazione su cosa ci si debba aspettare da questo libro:"-Un PA - disse Ford prendendo Arthur per un braccio, è qualcosa che non vediamo, non riusciamo a vedere. O che il cervello non ci permette di vedere. Non lo vediamo perché giudichiamo che si tratti di un problema altrui. E' proprio questo il significato della sigla PA, no? Problema Altrui. Il cervello semplicemente gli tira una riga sopra, e quello diventa come un punto cieco. Se lo guardi direttamente non lo vedi, a meno che tu non sappia esattamente che cos'è. L'unica speranza è prenderlo di sorpresa captandolo con la coda dell'occhio." Lungo tutta la saga possiamo trovare risposte a domande di cui nemmeno ci si sognava l'esistenza e questo terzo libro, migliore a mio parere del secondo capitolo, sarebbe potuto esserne un degna conclusione, senza l'inutile appendice degli ultimi due libri. Ma andiamo con ordine.Avevamo lasciato Arthur Dent e Ford Prefect sulla Terra di due milioni di anni fa, isolati e vicini alla pazzia. Ricordando però che non esiste impossibile ma al massimo infinitamente improbabile, e che anzi sono le leggi dell'infinitamente improbabile quelle che fanno muovere l'intero Universo, grazie ad un varco temporale i due seguono un divano Chesterfield fino a ritrovarsi nel mezzo del campo da gioco del Lord's Cricket Ground di Londra, dove si sta giocando un'importante partita tra Australia ed Inghilterra, due giorni prima che la Terra venisse fatta esplodere. Nel mentre dei robot assassini provenienti dal pianeta Krikkit, armati di pericolose mazze da cricket e vestiti con armature simili ad imbottiture da cricket, tentano di impossessarsi delle ceneri di un palo di legno della porta da cricket, trofeo destinato al vincitore della partita in atto. I robot però sono seguiti da una nostra vecchia conoscenza: Slartibartfast, che in tutti i modi sta cercando di evitare che i questi riescano nella loro impresa. Così comincia il libro e non voglio svelare altro. Dico solamente che i personaggi cari agli amanti della saga ci sono tutti e tutti svolgono un ruolo fondamentale, anche se magari rimangono assenti per gran parte della storia. Memorabili sono anche i personaggi di contorno, uno su tutti Wowbagger l'Eterno Prolungato. Unico neo: spesso si perde il filo della storia, in mezzo a tonnellate di nozioni e spiegazioni plausibili ma assurde, anche se la scrittura è chiara ai limiti dell'elementare.In conclusione, un'opera che, come un PA, solitamente passa inosservata ai più ma che, se notata, ci può aprire ad un Universo di storie appassionanti e indimenticabili. Aiuta conoscere le vicissitudini avvenute nei primi due libri, ma "La vita, l'Universo e tutto quanto" può essere anche letto da solo.
Giudizio:+4stelle+
Articolo di Daniele
Dettagli del libro
- Titolo: La vita, l'universo e tutto quanto
- Titolo originale: Life, the Universe Everything
- Autore: Adams Douglas
- Traduttore: Serra Laura
- Editore: Mondadori
- Data di Pubblicazione: 2003
- Collana: Piccola Biblioteca Oscar
- Formato: brossura
- ISBN: 8804517581
- ISBN-13: 9788804517580
- Pagine: 237
- Prezzo: Euro 9,50
- Link aNobii: La vita, l'Universo e tutto quanto