La vite, Vitis vinifera, è stata una delle prime piante ad essere stata coltivata dall'uomo, diciamo che, dallo stato selvatico, è stata addomesticata. E sempre dagli antichi abbiamo ereditato la conoscenza delle virtù curative della vite, già descritta da Plinio il Vecchio. Non v'è parte della vite che non sia utile, in particolare le foglie, i pampini giovani, in cui si concentrano le sostanze utili ai microvasi che irrorano i tessuti oculari: parliamo degli antocianosidi.
Essi sono dei vasoprotettori e agiscono fissandosi sulla membrana dei vasi, nello strato che si trova a diretto contatto col sangue, contribuendo a stabilizzarla. Inoltre, stimolano l'attività degli enzimi responsabili della sintesi del collagene, migliorando l'elasticità dei capillari.
Gli antocianosidi, sono preziosi alleati contro i radicali liberi, poichè sono in grado di intrappolare quasi tutte le specie conosciute. Grazie ad essi è possibile prevenire varie malattie croniche e degenerative, a carico della vista (come cataratta e degenerazione maculare). Le foglie di vite possono aiutare i nostri occhi perché contengono luteina, che è in grado di filtrare la luce e proteggere la retina, e zeaxantina, importante per la macula. Inoltre possiamo contare su: vitamine A, B, C ed E (tutte utili per il benessere degli occhi e l'eliminazione dei radicali liberi), manganese (antiossidante), magnesio (rilassante dei nervi), fosforo e calcio, essenziali per il benessere delle ossa.
La si può assumere sottoforma di estratto idroalcolico (si consigliano 60-90 gocce al dì), in estratto secco in capsule (spesso unito ad altri rimedi fitoterapici), la cui dose è di circa 2-3 al giorno, a seconda del prodotto. In associazione ai mirtilli neri è ottima per la protezione dei vasi sanguigni e il miglioramento della funzione visiva. I mirtilli contengono antocianosidi ad azione rinforzante sui microvasi. Si possomo assumere vite e mirtilli in estratto secco, 2 capsule (1+1) 2 volte al dì, prima di pranzo e prima di cena con un bicchiere di acqua.