Suggestivo questo dipinto
“Viandante nel mare di nebbia”
di Claudio Tesser
comprendere il mormorio dell’oscurità, deve cantare per chi ride e per chi piange,
e soprattutto per questa umanità che vive in un mondo inquinato da mille effimere esaltazioni.
Il poeta scioglie i legami che frenano il volo e apre il varco per meglio comprendere questo presente e il futuro che sarà.
Poi, quando s’avvicina la sera
del poeta, egli la sente, e ancor più s’indugia in colloquio intimo con se stesso.
Sì.
Bisogna ascoltare la voce dei poeti.