la voce dei senza voce

Creato il 14 agosto 2013 da Girolamo Monaco



Di tutte le voci di cui
il carcere è pieno, il rumore mattutino della battitura, le grida
perenni dalla sezione, i canti stonati e il suono della stessa
musica, ancora non riesco a sostenere il momento dei saluti dopo
un'ora di colloquio dei familiari.



Ho ascoltato il grido
straziante di un bambino: io voglio a papà.



Un bambino piccolo, di
tra anni circa, io voglio a mio papà.



La mia mente non riesce a
contenere l'angoscia di un bambino che grida io voglio a papà, come
la paura della fine della vita, il dolore dell'abbandono definitivo.



Il suo grido mi ritorna
sempre: io voglio a papà.