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La VR (e non solo) nella letteratura Cyberpunk

Creato il 03 dicembre 2014 da Oculusriftitalia

Il Cyberpunk è sempre stato uno di quei generi che ben si sposano con l’universo della realtà virtuale e non a caso infatti, molte pellicole e libri nel corso degli anni hanno cercato di trattare questo spinoso e complesso argomento con risultati molto altalenanti.

Così come esistono molti film strettamente correlati alla realtà virtuale, vi sono anche molti libri che trattano l’argomento, e dopo lo speciale di ieri dedicato alle pellicole cinematografiche oggi abbiamo deciso di parlarvi del libro La Matrice Spezzata.

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 Questo romanzo del 1985 scritto da Bruce Sterling è ritenuto uno dei precursori del genere Cyberpunk insieme a Neuromante di  William Gibson, e considerata la loro massiccia presenza nell’immaginario collettivo da molto tempo, non sarebbe poi così impossibile trovare in futuro un libro o un film che trattino contemporaneamente di Cyberpunk e realtà virtuale.

La trama narra di un futuro in cui l’umanità ha ormai colonizzato tutto il sistema solare, mentre la Terra è diventato un luogo inospitale a causa dell’inquinamento e della sovrappopolazione.

In questo scenario sono l’umanità è divisa in due fazioni con scopi simili (ovvero il potenziamento del corpo) ma con metodi differenti: i Plasmatori intervengono modificando a livello biologico il DNA, mentre i Meccanisti tramite innesti tecnologici. E’ proprio sotto questa fazione che nasce il protagonista Abelard Lindsday, tuttavia riceve un’istruzione da Plasmatore, portandolo in conflitto con le ideologie della sua gente e costretto all’esilio.

Naturalmente non entrerò nei dettagli della intricata trama per non rovinarvi le sorprese, ma ciò che risulta interessante è la descrizione sociale e politica di una società dove la tecnologia è diventata talmente “invasiva” da far desiderare agli uomini degli impianti cyberneteci per potenziarsi, superando così il confine tra realtà virtuale e realtà “vera”. Prendendo ad esempio Oculus Rift un conto è indossare un visore e giocare ad essere ad esempio un soldato con un equipaggiamento fantascientifico e vivere avventure parallele, ma il discorso cambierà quando la tecnologia sarà ad un livello tale da permetterci di avere davvero dei potenziamenti artificiali veri e non virtuali. Per carità, sono il primo ad ever sempre desiderato un cannone laser che mi spunti dalle braccia, ma il libro di Sterling è un interessante spunto di riflessione su questa tematica, oltre ad essere uno dei migliori libri Cyberpunk mai scritti.


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