Felipe Massa dopo il GP della Malesia ha dichiarato che la decisione di non far passare il suo compagno di squadra durante la gara era giusta. Dall’altra parte il team risponde dichiarando che la decisione presa è stata una scelta strategica dovuta alle condizioni delle due vetture e al fine di ottimizzare il risultato finale per la squadra.
Il brasiliano nel finale di GP si trovava alla spalle di Jenson Button e non riusciva a superare l’inglese della McLaren. Bottas aveva gomme più fresche ed era più veloce del brasiliano, a quel punto il team ha deciso di chiedere a Massa di far passare Bottas per tentare di recuperare la posizione su Button.
Massa invece probabilmente ha rivisto vecchi fantasmi, come gli ordini di scuderia che ha dovuto rispettare negli anni scorsi in Ferrari e ha deciso deliberatamente di ignorare il messaggio del suo nuovo team.
“Non era cosi chiaro”, ha dichiarato Massa dopo la gara. “Ho sentito tutto, ma non era chiaro. Quello che ho fatto era corretto. Sto cercando di fare il meglio per la squadra, che è la cosa più importante. Sono sicuro che il risultato non sarebbe cambiato se l’avrei lasciato passare, quindi è la stessa cosa. Quello che ho fatto, a mio parere, è corretto.”
Rod Nelson, tecnico del team Williams ha spiegato il punto di vista del team che con quella mossa voleva concedere una chance a Bottas di superare Button considerando che aveva gomme più fresche.
“Lui [Massa] non ha fatto quello che avremmo preferito che facesse”, ha spiegato Nelson. “Devi capire che noi guardiamo a massimizzare i punti nel campionato costruttori ogni colta che corriamo. Felipe correva con temperature abbastanza alte sul suo motore e ci siamo un po’ preoccupati, Valtteri aveva gomme più fresche, certamente rispetto a quelle di Jenson [Button]”.
L’affermazione di Nelson è corretta, Button si è fermato al giro 39 per montare gomme dure nuove, le stesse che montava Bottas che si è fermato al giro 44.
“Abbiamo pensato che sarebbe stato giusto dare a Valtteri una possibilità per cercare di passare Jenson e se non ci sarebbe riuscito nel corso dei successivi due o tre giri, avremmo scambiato di nuovo la posizione dei nostri piloti. Non è un ordine di squadra, è una decisione strategica basata sulla performance relativa alle due vetture.”
“C’è sempre qualcosa che va a creare un po’ di confusione, ma il modo in cui lavoriamo è abbastanza semplice. Non c’è niente sotto. Non vogliamo mettere un pilota su e uno giù, non ci sono ordini di scuderia in questo senso alla Williams. Non è come con le altre squadre dove c’è un pilota numero 1 e un pilota numero 2. Abbiamo due piloti numero 1.”