Magazine Diario personale

La zappa il tridente il rastrello la forca l’aratro il falcetto il crivello

Da Maxdejavu
Max Dejavù

Max Dejavù

Sinceramente so che non ve ne fregherà una beata zucchina dell’andamento del nostro “podere” ma non ho altro da raccontare se non le deprimenti avventure lavorative…. (anche il turpiloquio oramai va per la via ortolana)

Diciamo che di passi avanti ne abbiamo fatti tanti! E me lo diceva Zio Panos che sarebbe stata una stracciata di culo… ma forse non lo ha detto in maniera tanto vigorosa e convincente da farmi capire QUANTO sarebbe stata questa stracciata!

Dopo il primo falso entusiasmo di parenti e amici, con tanto di pacche sulle spalle e frasi di circostanza “Mi raccomando, per qualsiasi cosa chiedi pure aiuto… le radiamo al suolo quelle erbacce!” io e Antonella siamo stati abbandonati al nostro tragico destino… disboscare 3000 mq con solo un falcetto e una zappa…

E’ stata dura ma ce l’abbiamo fatta…

Poi con la scusa dei bambini anche Antonella si è dileguata e sono rimasto solo… Io, il falcetto e la zappa… mi ricordo tanto le parole di Rino Gaetano… “…la vanga e la terra che spesso ti infanga…”

Ho spazzato, zappato, rastrellato, piantato, potato, irrigato, rizappato, rirastrellato, rizappato, rizappato… mondoboia quanto cazzo di tempo perdi a zappare….

E dopo tanti sacrifici il nostro “frutteto di bastoni” ha messo su foglioline e gemme che siamo sicuri… questi splendidi alberelli i nostri nipoti se li godranno proprio… i nostri nipoti!

Sono stato abbandonato al mio tragico destino… fino a quando non è arrivato a salvarmi lo Zio Max… e dopo lungo incedere abbiamo fatto una decina di kg di lumache…

Nel mentre, in una sequenza alquanto bizzarra…

  • Mi hanno aggredito le api degli alveari del vicino che mi ha urlato in sardo “la colpa è tua che ti lavi i capelli!”… ho pensato “fottute api shampiste che odiate quelli che si lavano i capelli da soli!!!!”
  • Lo stesso vicino, con la scusa della vecchiaia e del rincoglionimento senile, aspetta che io apra l’acqua (con la nostra scheda) per aprire il suo rubinetto e incularsi amabilmente la nostra acqua!
  • Io e lo Zio Max siamo stati aggrediti da le lumache soldato (variante geneticamente modificata con il DNA delle api soldato, sosteneva Zio Max) che strenuamente cercavano di salvare le compagne dalla pentola… (Io sono sicuro fossero Lumache Partigiane ma lui è di destra e questa variante lo fa imbestialire!!!!)

E il decespugliatore mi ha fatto impazzire come nemmeno Antonella riesce a fare…

  • Quando lo Zio Max ha visto che faceva le bizze, ha iniziato a zappare come un maiale da tiro… che non esiste ma ritengo che il maiale incazzato tiri l’aratro meglio di una mucca! E allora abbiamo zappato come due maiali fino a farci esplodere i punti neri… poi lui ha detto… “Vuoi una sigaretta?” e abbiamo rischiato di dare fuoco a tutta la collina….

E infine oggi abbiamo fatto 12 kg di fichi… e Antonella ne ha mangiati almeno 3 kg sperando di diventare fica!

  • E Zio Max prima ha detto prova a salire tu… e io, agile come una gazzella sono rimasto fermo al palo con le addominali che lamentavano la mancanza di materia prima… muscoli! E allora è salito lui che, come un Partigiano nascosto tra i rami (ma lui è di destra e questa similitudine lo fa incazzare) ha iniziato a caricarmi i cestini di fichi neri!!!
fico dentro

Fico ci nasci, non ci diventi….

Comunque, tutto questo per dire che il nostro podere si chiama “Dove fiorisce il rosmarino” e abbiamo anche già preparato le etichette per le marmellate, le confetture, l’olio etc… ma a pensarci bene… vorrei chiamarlo “Dove si rompe il culo il contadino”. Credo che De Andrè avrebbe preferito questa sfumatura poetica se mi avesse conosciuto….


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