Gericault - La zattera della Medusa.
E' difficile capire come mai il mio paese sia caduto così in basso. Truffe e maneggi ovunque, gente che ha portato il paese alla rovina che torna e con fare offeso, arringa alla folla e pretende di essere scelto per ricominciare, giullari che vorrebbero tutto distruggere per fare rinascere una improbabile fenice dalle ceneri, lo straniero che si fa beffe di te che accetti tutto questo e vi partecipi, personaggi che scelgono la politica come via facile per arricchirsi, un popolo infine che ha avuto tanto, che ha sprecato molto, che ha sempre accusato il suo vicino di non fare le cose che lui per primo non faceva. Il risultato di tanti anni di questa deriva ha ridotto la nazione ad una larva esangue e senza forze, che odia i suoi giovani e ne sfrutta le forze o li caccia all'estero, indebitata fino al collo, ma illusa di poter non pagare i debiti che ha contratto e contemporaneamente chiedere ai creditori stessi altri soldi per sperperarli ancora in mille rivoli. E come cani si azzannano l'un l'altro per strapparsi gli ultimi ossi già spolpati che ancora promettono qualche brandello di cartilagine. I pochi che cercano di mettere ordine, vilipesi e poi cacciati con insulti dopo essere stati messi lì nella speranza che prendendosi il carico del lavoro sporco facessero miracoli, vengono poi gettati nella fossa comune del disprezzo e ne viene preso il posto per vedere se qualcosa da abbrancare sia rimasta. Così è sempre stato quando finisce un impero. Si maledicono i barbari e si addossano loro le colpe di arrivare a prendersi ciò che ormai è res nullius.
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