LA ZONA GRIGIA
Ai piedi di ogni trono assoluto gli uomini come il nostro[si tratta del commerciante ebreo Rumkowski,che durante l’occupazione nazista della Polonia,aveva brigato per ottenere l’incarico di Presidente del ghetto ebraico di Lodz,che governò sotto tutela nazista per 4 anni,finendo anche lui eliminato nelle camere a gas di Auschwitz] si affollano per ghermire la loro porzioncina di potere:è uno spettacolo ricorrente,ritornano alla memoria le lotte a coltello degli ultimi mesi della seconda guerra mondiale, alla corte di Hitler e fra i ministri di Salò;uomini grigi anche questi,ciechi prima che criminali,accaniti a spartirsi i brandelli di un’autorità scellerata e moribonda.Il potere è come la droga:il bisogno dell’uno e dell’altra è ignoto a chi non li ha provati, ma dopo l’iniziazione,che può essere fortuita, nasce la dipendenza e la necessità di dosi sempre più alte;nasce anche il rifiuto della realtà e il ritorno ai sogni infantili di onnipotenza…la sindrome del potere protratto e incontrastato:la visione distorta del mondo,l’arroganza dogmatica,il bisogno di adulazione,l’aggrapparsi convulso alle leve di comando,il disprezzo delle leggi.(P.Levi,I sommersi e i salvati,Einaudi)
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