mi impegno da oggi a rendere regolare questa rubrica (una volta al mese), consigliandovi un libro o una serie di libri che ho letto e mi sono piaciuti. non credo parlerò di libri che non mi hanno convinto, ma se ce n'è uno che vi chiama dallo scaffale della libreria o della biblioteca e non sapete decidervi, chiedete, magari l'ho letto e posso aiutarvi! non sempre saranno novità, anche se farò del mio meglio. il mio regime economico, ma anche il fascino un po' vintage di farlo, mi suggerisce di fare buon uso del servizio bibliotecario (che è gratuito e almeno dalle mie parti molto aggiornato!) e riservare gli acquisti in questo campo solo per volumi che veramente desidero fare miei.
eccoci qui quindi con il libro del mese di gennaio.Barbara Constantinee poi, Paulette...
Ferdinand vive tutto solo nella sua grane fattoria in campagna. figli e nipoti hanno tanti di quegli impegni, e a lui restano il gatto, un bicchierino ogni tanto, e un sacco di tempo libero. Un giorno, facendo visita alla vicina, Ferdinand scopre che un nubifragio le ha devastato il tetto. Non ci dorme tutta la notte. Ma il mattino successivo si fa coraggio e invita Marceline a trasferirsi da lui. Lei e tutti i suoi animali, ben inteso: il cane, un vecchio gatto, e l'asino Cornelius. Lo spazio proprio non manca. A poco a poco la fattoria si riempie di fermento, agitazione, nuova vita. Perchè dopo Marceline arrivano anche un amico di Ferdinand rimasto vedovo di recente, due vecchine un po' smemorate, uno studente che rimette in sesto l'orto e alla fine anche Paulette...
ho scelto questo libro per la positività che trasmette: un anziano nonno, solo, che vede i nipotini raramente, riempie la casa di vita, di persone, ma anche di animali. e così la fattoria ospita una grande famiglia, variegata per età e per personaggi. la scrittura è leggera, scorrevolissima, molto piacevole e la suddivisione dei capitoli rende la narrazione sempre molto interessante, passando da un personaggio all'altro. i dettagli e la costruzione dei personaggi sono bellissimi: opinioni, pensieri, gesti perfettamente in linea con i personaggi. è un racconto davvero molto originale, che parla di seconde possibilità, di "non è mai troppo tardi" e "mai dare niente per scontato". i personaggi sono genuini, non si fermano davanti a pregiudizi e preconcetti. bellissime emozioni e sentimenti, concordo con chi lo ha recensito "un antidoto contro il cinismo".buona lettura!LaBibu*