Ahi noi quel giorno in cui ebbi la sventura di crederti passo del mio tempo!
Vi smarrii le ore e il sonno, rinsecchita nei pertugi scuri del tuo cuore, a ritrovare la luce qual labirinto cieco.
E persi la testa, mozzata da emozioni lasse e sconosciute, gabbata da specchi d’illusioni e magie arcane.
Ora solo mi resta il collo e quando arriverà il tempo del vero mai più di ragione avveduta potrò riconoscerne il capo.
Chiara