Siamo vicini alle vacanze di Natale e inevitabilmente si fanno i primi bilanci sull'andamento della scuola: la verifica è andata male; i compiti non sono finiti; il genitore, o chi per lui (che affianca nello studio quotidiano il ragazzo), non vede i risultati sperati... nonostante il tempo dedicato.
E allora sorge spontanea una domanda: come migliorare, rendere efficace il tempo di studio? Come aiutare i propri figli a diventare autonomi? Insomma, la scuola spesso è un luogo dove ci si confronta con le difficoltà dei propri figli, che -sempre più- si trovano nella condizione di non sapere, di non capire come studiare.
Ecco, perché, diventa centrale accompagnare i bambini e i ragazzi, nell'attiva ricerca del proprio metodo di studio. Che non può essere uguale per tutti, ma che va calato e adattato sulla singola persona e sulle sue caratteristiche e peculiarità.
Ancora di più, questo discorso vale se parliamo di ragazzi con DSA (disturbi specifici di apprendimento) o più in generale BES (bisogni educativi speciali); ovvero di quella popolazione scolastica, in costante aumento, che necessità di strumenti compensativi adeguati, per permettergli di raggiungere quegli obiettivi scolastici che -altrimenti- gli sarebbero preclusi.
Attenzione, però, questo non significa avere la strada facile e spianata.
Vuol dire, al contrario, dover dedicare tempo ed energie a capire quali siano le proprie modalità di funzionamento. Sennò si corre il rischio di dipendere sempre e comunque da una figura adulta.
Il Laboratorio di Apprendimento ha proprio questa funzione: accompagnare il ragazzo, guidarlo verso la scoperta delle proprie competenze e risorse, degli strumenti -per lui più adatti- a raggiungere gli obiettivi scolastici.
L'adulto diventa, perciò, un facilitatore dell'apprendimento. Non si sostituisce all'allievo, ma gli restituisce ciò che emerge dal lavoro.
Lo aiuta a ricomporre il puzzle del proprio apprendimento, con strumenti adeguati e funzionali a potenziarlo. Per la nostra équipe (formata da educatori, pedagogisti, mediatori scolastici) l’importante non è finire i compiti, ma piuttosto acquisire metodi e strumenti per poter volare cioè affrontare i compiti in autonomia.
Per noi fondamentale è partire dalla costruzione di uno spazio di relazioni significative: “la mia difficoltà è anche la tua, affrontarla insieme è meglio”.
E infatti, il Laboratorio di Apprendimento prevede due fasi: nella prima, chiamata software training, un educatore affianca l'allievo scoprendo con lui come gli strumenti tecnologici (quali il computer e i software compensativi) possano sostenerlo nello studio e potenziarne i risultati, partendo dalle modalità di studio che sono già state sperimentate; nella seconda fase, invece, l'allievo viene inserito in un piccolo gruppo (di 2/3 elementi).
Ciò permette al bambino o ragazzo di avere uno spazio in cui confrontarsi con altri che hanno un'esperienza simile e -contemporaneamente- sperimentare uno spazio di autonomia, con un adulto professionista.
Quali sono, quindi, le azioni principali previste dal nostro progetto? - Supportare i bambini e ragazzi nello studio e svolgimento dei compiti, proponendo nuove modalità di approccio ai testi anche attraverso l’uso di software compensativi; permettendo così l’emergere di maggiori consapevolezze sulle proprie difficoltà.
Si possono portare soprattutto materie di studio e -insieme- si ricercano le strategie e gli strumenti più adeguati al singolo per poter affrontare con gradualità i compiti in autonomia; - Stimolare relazioni significative in modo che il confronto sia momento di apprendimento e di maggiore consapevolezza; - Orientare famigliari e insegnanti fornendo una prima informazione sulle normative e sugli strumenti didattici con cui affrontare le difficoltà; - Proporre momenti di scambio e formazione a genitori e insegnanti;
Il Laboratorio di Apprendimento è strutturato in modo che, accanto al lavoro settimanale con i bambini e i ragazzi, si costruisca -con la famiglia, la scuola e i servizi diagnostici- una stretta alleanza educativa. Solo quest'ultima può sostenere e dare valore al percorso di apprendimento.
La famiglia, perciò, viene affiancata nella relazione con la scuola.
Per co-costruire con tutti gli attori le modalità e le strategie più idonee per raggiungere gli obiettivi scolastici concordati. Questo lavoro di sinergia è per noi centrale, poiché solo in questo modo riteniamo possibile realizzare quella base sicura da cui i bambini e i ragazzi possono partire; per permettere a ognuno di recuperare un rapporto positivo con la scuola e con se stessi, rinforzando il proprio senso di competenza.
Realizzare una forte collaborazione con le scuole, i servizi e le famiglie permette, infine, a ognuno di comprendere il proprio ruolo e di conseguenza di attivare con la massima efficacia le proprie risorse per affrontare le fragilità.
Il Laboratorio di Apprendimento costituisce, all’interno del progetto riabilitativo, uno dei possibili interventi abilitativi di tipo pedagogico volti a favorire l’acquisizione e il normale sviluppo e potenziamento delle abilità scolastiche.
Per il lavoro con gli allievi, il Laboratorio di Apprendimento mette a disposizione alcuni PC con i software necessari e dedicati, ma è possibile utilizzare strumenti già in uso, oppure portare il proprio pc.
L’accesso al Laboratorio di Apprendimento avviene direttamente su richiesta della famiglia. Possono accedere al servizio famiglie con figli a partire dalla classe 3° della scuola primaria, sino all'università.
Il Laboratorio di Apprendimento è un progetto di Anfibia Cooperativa Sociale, in collaborazione con il Centro Logopaideia.
Le attività si svolgono nella sede di Novate Milanese (Mi): in via Baranzate n. 49 Per informazioni e iscrizioni potete contattare la dott.ssa Elena Boldrin al numero 3463027179Elena Boldrin
Magazine Psicologia
Laboratorio di Apprendimento: esplorare e potenziare il proprio modo di apprendere
Da Massimo Silvano Galli @msgdixitA proposito dell'autore
Massimo Silvano Galli
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